A scuola contro i pirati dell'aria

A scuola, contro i pirati dell'aria Un inedito corso per manager insegna come affrontare l'eventualità di un dirottamento A scuola, contro i pirati dell'aria Gli «allievi» maltrattati e spaventati da terroristi-attori LONDRA. Viaggiate spesso in aereo e avete paura che prima o poi vi troverete nel bel mezzo di un dirottamento? Niente paura: una scuola aperta in questi giorni a Londra vi insegnerà come comportarvi per sopravvivere nel migliore dei modi alla terrificante esperienza. Una quindicina di uomini d'affari della City londinese hanno pagato ieri oltre 400 mila lire per essere maltrattati, insultati, spaventati e arrostiti a fuoco lento dentro la carlinga di un aereo in disuso posteggiato nell'aeroporto di Heathrow. Il corso organizzato dalla «Baa», la società che gestisce gli aeroporti londinesi, ha la durata di un solo giorno alla fine del quale però si esce indecisi se andare a casa o all'ospedale. Nelle prime otto ore vengono spiegate a tavolino le tecniche per cercare di «restare nell'ombra» durante, un dirottamento e per non innervosire i pirati del¬ l'aria. Poi si passa alla prova pratica con un'ora e mezzo di incubo, incollati al sedile dell'aereo, con intorno terroristiattori che ti piantano revolver sotto la gola e ti urlano nelle orecchie. «All'inizio qualcuno dei partecipanti la prende sul ridere — ha spiegato Norman Shanks, organizzatore del corso — ma dopo qualche minuto non ride più nessuno. In tutti subentra un'autentica paura». La temperatura all'interno dell'aereo è mantenuta a livelli da forno in modo da ricostruire le condizioni ambientali in cui un sequestrato potrebbe trovarsi. Qualche passeggero, ma non fra quelli «paganti», viene anche malmenato. Molti «executive» vengono trascinati nella cabina di pilotaggio dove subiscono un asfissiante interrogatorio. «Prima che il dirottamento simulato finisca — sostiene Shanks — la maggior parte dei partecipanti si è dimenticata che si tratta solo di un'esercitazione. Ho visto gente pallidissima, con gli occhi fuori dalle orbite». «Liberati» dal «Trident», gli studenti tornano in classe per «la prova del nove». Viene mostrato loro il video di quanto accaduto nell'aereo. Gli errori di comportamento vengono identificati e corretti. «Le possibilità che uno si trovi coinvolto in un dirottamento aereo — è il parere degli organizzatori — sono tuttavia estremamente basse. Ma se qualcuno è costretto a viaggiare con regolarità in Medio Oriente, ha maggiori probabilità di trovarsi nei guai. Il corso è soprattutto per queste persone». John Potter, uno dei più abili «negoziatori con pirati dell'aria» del ministero della Difesa britannico, ritiene che i dirigenti di azienda e gli imprenditori siano più esposti al rischio di compiere passi falsi, fatali nel corso di un atto di pirateria aerea: «Gli executive non sono abituati a ricevere ordini. Vogliono piuttosto darli. Se ci scappa il morto, la vittima è spesso uno di loro». Per il passeggero comune, comunque, Potter suggerisce i quattro punti fissi di un comportamento assennato: 1) non guardare mai negli occhi i dirottatori, 2) dire sempre di sì in maniera sottomessa, 3) non farsi notare, 4) costringersi a stare calmi. «Il fenomeno dei dirottamenti è ciclico», è l'esperienza dei responsabili della «Baa». «Con l'aumento delle misure di sicurezza negli aeroporti contro gli attentati, è probabile che i terroristi arabi sceglieranno il dirottamento per colpire la prossima volta. Se vi è in media 'una vittima per ogni serio dirottamento, contiamo che quella non sarà fra gli allievi dei nostri corsi». [Ansa]

Persone citate: John Potter, Norman Shanks, Potter, Shanks

Luoghi citati: Londra, Medio Oriente