Obiettivo balene

Obiettivo balene Campagna di Greenpeace per schedare i cetacei Obiettivo balene Fino al 22 luglio «caccia» fotografica nei mari italiani Impegnate nello studio 250 barche di amatori ed ecologisti E' scattata la caccia alla balena su tutti i mari italiani. Sono impegnate 250 imbarcazioni: vele, yacht a motore e gommoni. E' una caccia speciale: a prua non ci sono cannoncini o arpioni puntati verso il mare, bensì macchine fotografiche e binocoli che cercano cetacei da schedare. L'operazione è organizzata da Greenpeace che ha lanciato un appello ai diportisti invitandoli a segnalare i mammiferi avvistati. L'apparizione di un gruppo di delfini, accanto ad una barca, porta buonumore a bordo. Spesso i simpatici animali si divertono a fare evoluzioni e capriole. E' quasi simultaneo l'arrivo di una macchina fotografica per fermare quel momento magico. E non si fanno fotografie soltanto per l'album dei ricordi: gli esploratori che si sono impegnati con Greenpeace fanno qualcosa di più. Suddivisi in zone di competenza (107 nel Mar Tirreno, 91 in Adriatico, 26 in Sardegna e 27 in Sicilia), ogni sabato, fino al 22 luglio, i «cacciatori di cetacei» percorrono tratti di mare prestabiliti. Hanno binocolo, macchina fotografica, un manuale e schede su cui devono segnalare il luogo e l'ora dell'avvistamento, gli animali individuati e altre informazioni utili. I navigatori sono collegati fra di loro via radio in modo da poter tracciare gli spostamenti dei branchi o dei singoli. «La nostra campagna — dice Luca Sabatini di Greenpeace — vuole dare un contributo alla ricerca scientifica. Nel Mediterraneo si presume che esistanto 12 specie di cetacei, ma non si hanno dati aggiornati sulla loro presenza, gli spostamenti, i contatti che hanno con l'oceano. E ancora, da questi dati, si potrà anche misurare la situazione ecologica del mare. I cetacei infatti sono sensibili all'inquinamento. Abbiamo anche valutato la possibilità di errori da parte di chi compila le schede, ma siamo convinti che questa catena di solidarietà sul mare è anche un modo per coinvolgere la gente nel conoscere e proteggere l'ambiente». La prima uscita, sabato scorso, ha avuto successo. Tutte le schede completate dagli esploratori saranno consegante all'Istituto Tethys che ha l'incarico di elaborare i dati e utilizzarle per tracciare la mappa dei cetacei nei nostri mari. Intanto in Sardegna due ricercatori stanno operando sulla barca Highlander che è stata opportunamente attrezzata. Durante l'esplorazione ha avvistato 5 specie di cetacei: tursiopi, stenelli, grampi e balenottere a Nord-Ovest della Corsica. Due branchi dì circa cento delfìni comuni (che gli esperti ritenevano estinti nel Mediterraneo) sono stati avvistati a Nord-Ovest della Sardegna. Alla fine di luglio è previsto un incontro fra gli esperti dell'Highlander e della barca laboratorio Sirius con ricercatori di varie parti del mondo per fare un bilancio delle ricerche nei singoli Paesi. Irene Cablati Sequenza d'immersione di un capodoglio. Il soffio è basso e diretto in avanti. In nero il profilo delle parti che emergono

Persone citate: Fino, Luca Sabatini

Luoghi citati: Sardegna, Sicilia