Editoria, il garante chiede più poteri

Editoria, il garante chiede più poteri Pei* mettere un freno alle concentrazioni Editoria, il garante chiede più poteri ROMA. Se anche lo volesse, il garante dell'editoria, Giuseppe Santaniello, non potrebbe fai' nulla contro le concentrazioni nei mass-media. I poteri di cui dispone, infatti, glielo impediscono. E' stato lo stesso Santaniello ad affermarlo ieri, subito dopo la presentazione della relazione semestrale sullo stato dell'editoria. Santaniello ha detto che i suoi poteri «sono molto efficaci per quello che riguarda la trasparenza della proprietà delle testate, per l'informazione al Parlamento e all' opinione pubblica». Il garante però ne ha rilevato l'inefficacia per quanto concerne le concentrazioni. «Non ho alcun potere diretto di dichiarare se una concentrazione esiste o meno, e dunque non posso neanche adottare misure sanzionatone». Un tema ricorrente nella relazione del garante: è in atto nel primo semestre di quest'an¬ no — si legge nel testo — «un forte accentuarsi delle spinte concentrative», mentre «l'esigenza di portarsi su dimensioni competitive intracomunitarie o extraeuropee sta divenendo, per taluni gruppi economici, un alibi per l'intensificazione dello sviluppo concentrativo». Per Santaniello è urgente una legge che effettui «un razionale contenimento dei fattori distornivi che si stanno verificando» e che operi in due direzioni: gli intrecci di editoria-finanza-industria, e le sinergie interne ai singoli «sistemi» editoriali. Alla «tendenza all' internazionalismo», Santaniello ha detto che si affianca «la elevata capacità di sviluppo dimostrata dai giornali locah» che risultano anche «meno omologati, meno lottizzati e più pluralisti», e che hanno fatto «da traino» nell'aumento della diffusione dei giornali. (Ansa].

Persone citate: Giuseppe Santaniello, Santaniello

Luoghi citati: Roma