L'Acna riaprirà solo se sicura

L'Acna riaprirà solo se sicura La decisione del ministero dell'Ambiente L'Acna riaprirà solo se sicura ROMA. L'Acna di Cengio non potrà riprendere l'attività fino a quando non sarà definito l'atto di impegno aggiuntivo e non si sarà riunito il comitato StatoRegioni. Questa la decisione del ministero dell'Ambiente per l'azienda dell'Enimont produttrice di intermedi per coloranti. Prima della riapertura comunque — si apprende al ministero dell'Ambiente — dovranno essere anche collaudate le opere di contenimento del percolato, il liquido inquinante che filtra dai rifiuti accumulati, ed il collaudatore è già stato nominato ed indicato all'azienda. Particolarmente delicato si presenta l'atto di impegno aggiuntivo, a cui si sta lavorando, che deve prevedere, tra l'altro, la riduzione dei micro-inquinanti (le sostanze tossiche contenute negli scarichi) e la fermata definitiva di alcune produzioni (penta-cloro-nitroben- zolo, naftoli). Secondo l'accordo del 19 maggio scorso l'azienda si impegnava ad interrompere l'attività produttiva già da fme maggio, ma era prevista una ripresa produttiva a fine giugno che sarebbe dovuta essere a regime a metà agosto quando tutte le barriere di contenimento del percolato saranno completate. Secondo la senatrice comunista Carla Nespolo, che sull'Acna ha rivolto una specifica interrogazione a Ruffolo, la fabbrica «dovrebbe essere chiusa, con serie garanzie di salario e di lavoro per i dipendenti, ma la scelta del governo finora non è stata questa e c'è stato soltanto un impegno per una chiusura di circa 35 giorni dello stabilimento, escluso il reparto biologico». In particolare la parlamentare pei vuol sapere se sia vero che in questi 35 giorni la fabbrica non è mai stata completamente fermata. (Ansa]

Persone citate: Carla Nespolo, Ruffolo

Luoghi citati: Cengio, Roma