Olivo ritorno-rischio

Oliva, ritorno-rischio PUGILATO A due anni dal ritiro che seguì il ko subito da Coggi Oliva, ritorno-rischio Alla base del rientro la sicurezza di risalire ai vertici mondiali Ma Stewart, il rivale di stasera, non sembra l'avversario giusto Ritorna Patrizio Oliva, stasera sul ring di Praiano, costiera amalfitana, e in tivù, Rai Uno alle 22,35. Due anni fa, di questi tempi, sul ring siciliano dì Ribera, era finita la bella avventura mondiale di Patrizio: due difese del titolo strappato quattordici mesi prima all'argentino Ubaldo Sacco poi, il 3 luglio 1987, la resa dei conti contro un altro argentino, Juan Martin Coggi. Un ko brutale, alla terza ripresa, giunto a colpire un atleta che, distratto da troppi interessi extrapugilistici, si sentiva ormai nauseato dalla boxe, non più disposto a negarsi, per i continui sacrifici in palestra, le soddisfazioni ed i vizi di un uomo normale. La decisione di lasciare il ring ebbe, allora, solamente questa matrice: nessun sottofondo di logorìo fisico in una carriera che lo aveva visto passare di successo in successo, badando sovente a curare più la salvaguardia dei suoi lineamenti che lo spettacolo. Erano in molti a pensare che il «no» di Patrizio alla boxe fosse un «no» definitivo, che il pugile napoletano non sarebbe caduto nel vizio comune a molti pugili anche illustri, quello di rimangiarsi la parola non appena la nostalgìa del ring (e delle grosse borse) ha incominciato a farsi sentire. Ma nemmeno Patrizio Oliva è sfuggito alla regola: ha resistito due anni esatti, ed ora tenta il grande ritorno. Sostiene — e almeno questo può essere vero — che non è questione di soldi, ma il desiderio di dimostrare più a se stesso che agli altri di essere ancora in grado di risalire ai vertici di un mondo, che nonostante le più o meno convincenti divagazioni in altri campi — cantautore, presentatore di spettacoli, telecronista per Telemontecarlo, eccetera —, resta sempre il suo. Purtroppo il «come back» dell'ex campione del mondo parte sul binario sbagliato. Quando lo stesso Patrizio aveva annunciato il suo ritorno, aveva detto chiaramente di volersi misurare subito con un avver¬ sario vero, di quotazione mondiale, senza la solita trafila di stucchevoli rodaggi. Ma Harold Brazier, che andava benissimo, in quanto tenace sfidante dello stesso Coggi e battuto solo ai punti dall'argentino, si è defilato. Dal cappello degli organizzatori per il match di stasera nella suggestiva piazzetta prospiciente il mare di Praiano (Salerno) è saltato così fuori Howard Stewart, uno dei tanti, con un record onorevole (21 vittorie e 5 sconfìtte) che però non significa niente. Può essere anche bravissimo, questo statunitense di colore, ma non è l'uomo giusto per dare risalto al ritorno di Oliva che, vincendo, non farà niente che non rientri nel copione. E se poi Patrizio facesse brutta figura anche contro questo cameade? Un uomo dal passato di Oliva andava sicuramente guidato meglio in questo comunque discutibile ritorno sul ring. Gianni Pigliata

Persone citate: Coggi, Coggi Oliva, Harold Brazier, Howard Stewart, Juan Martin Coggi, Patrizio Oliva, Ubaldo Sacco

Luoghi citati: Praiano, Ribera, Salerno