Un'isola pedonale «anti-gay»

Un'isola pedonale «anti-gay» A Forte dei Marmi Un'isola pedonale «anti-gay» FORTE DEI MARMI. «La nostra è una città elegante. Ma ora ci sono troppe prostitute, troppi travestiti. E' una storia che deve finire». Così il sindaco di Forte dei Marmi con un'ordinanza ha istituito un'isola pedonale notturna. Fidia Arata, socialista, ha dichiarato guerra alla prostituzione maschile e femminile di Vittoria Apuana, una tra le aree più «chic» di Forte dei Marmi. E' la zona degli alberghi più costosi, delle ville dei Vip: gente a cui quell'insolita animazione che caratterizza ormai tutte le notti dà molto fastidio. «Non posso cacciare prostitute e travestiti — si è detto il sindaco —. Però posso impedire che la gente arrivi per contattarli». E così ha vietato il traffico delle automobili, dalle ventuno di sera alle sei del mattino, nell'area compresa tra via Mazzini, via Canova, via Giulio Cesare e il palazzetto dello sport. Si tratta di una decisione ancora in fase sperimentale. La sua validità dovrà essere verificata soprattutto nel mese di agosto, quando la località della Versilia sarà piena di turisti. All'interno della zona a traffico limitato potranno naturalmente circolare gli autoveicoli dei residenti e dei villeggianti che siano alloggiati in alberghi o pensioni delia zona, purché risultino in possesso di un'apposita autorizzazione. Il «pass» sarà rilasciato dai vigili urbani solo dopo una verifica della residenza e delle reali necessità di transito. Era molto tempo che gli abitanti del quartiere di Vittoria Apuana sollecitavano le autorità comunali a prendere una decisione per fermare i continui «caroselli» che a tutte le ore della notte disturbavano il loro riposo. Le lamentele erano frequenti: «Assistiamo a spettacoli vergognosi. Non possiamo più permetterci di rientrare tardi perché temiamo di venire importunati. E, soprattutto, non si riesce più a chiudere occhio. Quella gente contratta di continuo; a volte grida e si insulta. Spesso le auto si avvicinano alle "belle di notte" con le radio a tutto volume». il divieto di circolazione dovrebbe servire a fare cambiare strada ai clienti occasionali. Venendo così a mancare «la domanda», si augurano gli amministratori locali, anche gay e prostitute saranno costretti a cambiare il loro «posto di lavoro», -j. Ir. cri.]

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