E i nemici si scambiano cortesie

E i nemici si scambiano cortesie EVENTI STORICI E i nemici si scambiano cortesie VARSAVIA. Un evento destinato a passare alla storia. La cerimonia inaugurale del nuovo Parlamento polacco, il primo dell'Est europeo aperto all'opposizione, è stata a tratti commovente. Mentre fuori del Sejm giovani radicali della Confederazione per la Polonia libera urlavano «Jaru vattene», all'interno dell'emiciclo addobbato con garofani bianchi e rossi, gli uomini del potere ed i rappresentanti del sindacato indipendente hanno cominciato a misurare i rispettivi rapporti di forza. Sono 299 deputati ed un senatore per la coalizione di governo contro 161 deputati e 98 senatori con la coccarda di Solidarnosc. Finiti in soffitta i vecchi schemi procedurali, di colpo sono caduti anche gli steccati ideologici, sotto lo sguardo compiaciuto di Lech Walesa, ospite d'onore. Maresciallo della Dieta, la seconda carica dello Stato, è stato eletto Mikolaj Kozakiewicz, 66 anni, leader del piccolo partito contadino filo-marxista: i walesiani si sono frazionati fra i no e le astensioni. Grande intesa invece per l'elezione dei vicepresidenti della Camera dei deputati. Solidarnosc ha riversato, per alzata di mano, 100 adesioni sulla candidatura di Tadeusz Fiszbach, ex dirigente del partito a Danzica; un favore ricambiato dai tre partiti della sinistra quando hanno votato, quasi in blocco, per Olga Krzyzanowska, il braccio destro del premio Nobel nelle cellule clandestine del Baltico che fu incarcerata a lungo. Ed anche i discorsi di apertura pronunciati dai rispettivi capigruppo hanno confermato l'impegno comune a rispettare i termini precari della coabitazione forzata. «Non guarderemo in faccia chi ha vinto e chi ha perso», ha esclamato il deputato comunista Rudnicky, «piuttosto stringeremo sempre la mano a coloro che si adoperano per la prosecuzione del dialogo senza distinzioni di tessera». Festa in famiglia invece al Senato, creato con l'intesa di aprile della «tavola rotonda», dove Solidarnosc gode della maggioranza schiacciante, 98 su 100 seggi, avendo perso per decesso il novantanovesimo eletto. La Camera alta, presieduta dal cattolico Andrzej Stelmachowski, avrà diritto di veto nei confronti del Sejm in attesa di darsi un regolamento interno (l'ultimo risale al 1937). Per ora ha deciso lo stipendio dei senatori, poco più di 100 mila lire al mese. [p. d. g.j

Persone citate: Andrzej Stelmachowski, Kozakiewicz, Lech Walesa, Tadeusz Fiszbach

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Varsavia