Il regime è spaccato

Il regime è spaccato Il regime è spaccato Ma Jaruzelski non esce ancora di scena E tornano in gioco le massime cariche VARSAVIA DAL NOSTRO INVIATO Il dopo-Jaruzelski è già cominciato mentre la Polonia, ancora sotto choc per l'improvviso forfait del presidente-generale, si chiede quale potrà essere il futuro assetto del potere comunista. E sono interrogativi molteplici, ciascuno privo di certezze immediate, in quanto tutte le ipotesi sulla ricomposizione dell'organigramma di regime sembrano valide, per di più alimentate a dismisura dalle voci allarmistiche che percorrono la capitale piombata nel torpore del weekend. «La situazione è fluida, anzi confusa», ha ammesso in tono sconsolato il funzionario di servizio nel palazzone bianco vicino alla Vistola, sede della direzione del partito comunista. «La stiamo valutando con attenzione», taglia corto Jan Bisztyga, portavoce del partito-guida. Ma lo è tuttora, ecco il punto chiave, dopo la disfatta elettorale ed il traumatico cambio di guardia al vertice della Repubblica? Nell'immediato, i duecentotrenta membri del comitato centrale dovranno pronunciarsi su tre questioni di fondo. Primo, accettare o meno il suggerimento jaruzelskiano ratificando la candidatura del ministro degli Interni Czeslaw Kiszczak nella corsa solitaria a Capo dello Stato. Jaruzelski, afferma un dispaccio della «Pap», si è preso due-tre giorni di pausa per riflettere, poi annuncerà la scelta finale, ormai scontata, del getto della spugna. Un gesto obbligato per due motivi: quel 46 per cento di voti ostili in Parlamento, controllati da Solidarnosc, e, in aggiunta, il pericolo dei franchi tiratori che potrebbero spuntare in seno alla coalizione della sinistra (190 deputati comunisti, 67 del partito contadino, 24 dell'Unione democratica e 18 di tre gruppi cattolici filomarxisti) ormai frazionata in progressisti e conservatori, con i secondi che accusano la nomenklatura di tradimento per le eccessive aperture a Lech Walesa. Non pre¬ sentandosi, il generale eviterà l'ennesima umiliazione e potrà gloriarsi del suo gesto patriottico sgombrando il campo alla riappacificazione nazionale. In questo caso il Plenum tornerà a riunirsi in seduta informale per prendere atto della sua uscita di scena e rispettare le scadenze istituzionali. George Bush arriverà il 9 luglio, e il protocollo esige che sia accolto da un pari grado nelle pienezza delle funzioni esecutive. Se non lo riceverà il rinunciatario Jaruzelski, riuscirà il neo-Parlamento ad accordare a tamburo battente l'investitura al successore? Da Washington la Casa Bianca ha fatto sapere in via ufficiale che la decisione di Jaruzelski non influirà sul viaggio in terra polacca del presidente americano, il quale si dichiara comunque «felice di incontrarsi con chiunque diventerà il nuovo Capo dello Stato. Noi dobbiamo semplicemente attendere di conoscere l'uomo e il programma». Lo si saprà probabilmente martedì, quando l'Assemblea, composta da 460 deputati e 100 senatori, verrà convocata per affidare il mandato presidenziale. In seconda battuta il poup dovrà pronunciarsi sul problema della segreteria generale, da otto anni affidata a Jaruzelski. Decadrà a novembre, durante il congresso nazionale dei delegati, ed il tam tam popolare sostiene adesso che la carica passerebbe all'attuale premier Mieczyslaw Rakowski, esponente dell'ala liberal e gradito a Solidarnosc. Infine, c'è il terzo punto all'ordine del giorno, la scelta del premier. Prende consistenza la candidatura di Wladislaw Baka, economista di vaglia. Intanto il tasso di inflazione, previsto al sessanta per cento annuo, è schizzato a quota cento per cento, e si aggrava di giorno in giorno la penuria di molti generi alimentari di prima necessità. Ieri a Varsavia, oltre a scarseggiare la benzina mancavano persino le patate, ne erano sprovvisti anche gli spacci privati. [p. d. g.] Lech Walesa ieri durante una riunione dei parlamentari di Solidarnosc

Persone citate: Czeslaw Kiszczak, George Bush, Jaruzelski, Lech Walesa, Mieczyslaw Rakowski

Luoghi citati: Polonia, Solidarnosc, Varsavia, Washington