Le sfilate di Pitti Immagine a Firenze confermano la «controrivoluzione»

E' a colori l'uomo di classe Le sfilate di Pitti Immagine a Firenze confermano la «controrivoluzione» E' a colori l'uomo di classe Via il «grigio», resta il taglio formale FIRENZE. A cinquant'anni Slava Zaitsev conserva notevoli doti atletiche. Chiusa l'altra sera la sfilata, indossatori e indossatrici schierati sulla scalinata fra gli applausi, si è precipitato di corsa dai gradini in passerella e viceversa spiccando salti, agitando pericolosamente un gran mazzo di gigli che Pitti Uomo gli ha offerto bianchi invece che rossi come nello stemma di Firenze. Di rosso comunque c'erano i lunghi cappotti del sarto russo, e c'erano i pastrani striati, stravolti da disegni costruttivisti in arancio, giallo e rosso. Una vigilia in sintonia con il tratto saliente dell'uomo costruito dai 450 espositori di Pitti Immagine che, inaugurato ieri, si chiude lunedì 3 luglio: se non il rosso, certo con vari toni di vinaccia, ma anche con tenere tinte cangianti dal tegola al verde salvia, dall'indaco all'azzurro cielo, l'uomo della prossima primavera-estate veste il colore. Proiettando a distanza di un anno le suggestioni prerivoluzione francese, gli stilisti contrastano il grigiore dei manager ottocenteschi arrivato fino a noi, in nome di luminose tonalità e non solo in camicie e cravatte ma anche nelle giacche, come ne ha disegnati in zafferano, verde e arancio a minuti disegni Francesco Smalto o in aranciato e rosa antico, verde con bordeaux, Ferragamo. C'è il colore ma l'effetto è sobrio, grazie ai tessuti, alle loro mischie di lino e lana, cotone e seta e soprattutto alla classica accuratezza delle forme. La giacca si asciuga sul busto nel modello in color mirtillo di Yves Saint Laurent, chiusa da tre bottoni. E non è certo un caso che la Lubiam possa produrre per un gran numero di consumatori gli squisiti risultati di taglio di un Caraceni, mentre Isaia non teme flessioni, in un mercato interno stabile ma con sospetti di ristagno, con una ricerca sartoriale applicata a splendidi tessuti fantasia su fondi trascoloranti, dove il verde polveroso, il marron bruciato sono l'alternativa a contrasti fra tabacco e arancio, pastello e beige, per giacche longilinee e pantaloni morbidi a vita rialzata. Pitti Uomo Immagine si presenta in ottima salute. Nel gennaio scorso vennero a visitarlo in 15 mila, ora si attendono maggiori presenze specie dal Giappone. Molte delle 1500 aziende di abbigliamento maschile si amplificano, cercano partner e mobilitano nuovi stilisti. All'estero le novità per l'uomo ottengono udienza crescente e si viene a cercarle a Firenze dove batte il polso più fervido della grande industria.Il G.F.T. ottiene dalle sue trenta linee di moda maschile, tutto di medio-alta e alta qualità, il 51 per cento del fatturato, pari quindi a 600 miliardi di lire: teste di ponte Ungaro, Armani e Valentino, che propone per la primavera-estate 1990 un total look nei diversi momenti della vita professionale con abiti classico-formali, ma a toni vivaci, risvolti importanti, taglio aggressivo come nella maglieria di reminiscenza indiana e nelle t-shirt in lucido jersey. Altri colossi vivono a Pitti Uomo Immagine l'ora della verità per un lavoro globale che parte dal tessuto e arriva al capo finito. Da Ermenegildo Zegna un nuovo sea-island cotton, morbido e fine, suscettibile di assumere i colori più caldi dal rame al bronzo e più freddi dal blu ardesia al verde azzurro, entra nella maglieria come in completi di giacca, spalla ampia e rotonda, risvolti stretti e pantaloni sciolti dalla inedita opacità. In cotone a tela color corda è proposta la giacca di uno smitizzato smoking sui pantaloni grigio piombo. Anche Cerniti punta sul colore: blu indigo, rosso mattone, ocra e verde oliva si ricordano della tavolozza di Gauguin e danno ragione a Ugo Volli che, a specchio della mostra «Dall'abito di corte all'abito del cittadino», inaugurata ieri a Palazzo Vecchio, ha parlato di controrivoluzione di Pitti Uomo per il colorato signore degli Anni Novanta. Lucia Sollazzo Una proposta «sportiva» di Uomo Mizar alle sfilate di Pitti

Luoghi citati: Firenze, Giappone