La tv è bene o male?

La tv è bene ornale? La tv è bene ornale? Però il disegno è uno dei linguaggi più antichi dell'uomo, è innato, visto che ogni bambino si mette spontaneamente a scarabocchiare. Se non c'è qualche adulto che lo deride, o lo mette in condizione di smettere, continuerebbe a sviluppare questo linguaggio. Quando il disegno viene coltivato anche a scuola, nascono delle cose bellissime. Se invece si introduce lo stereotipo, finisce tutto e il bambino fa quello che vuole l'adulto, credendo di aver sbagliato a usare liberamente il segno». n maestro di Piadena (iniziatore della nuova pedagogia del Movimento di cooperazione educativa, l'Mce) sembra ottimista: «Noi consideriamo i bambini dei cittadini della Repubblica italiana, che han¬ de in corso Mediterraneo 68, Torino; teL 011/500.082). A giudicare dai primi numeri dell'insolita pubblicazione, a questi redattori in erba non mancano gli argomenti: dal Telefono Azzurro ai diari personali, dai giochi alla televisione. Interessanti, a questo proposito, le testimonianze sulla tv, che secondo Nicola (11 anni) è «il riassunto del mondo», per Erika è «come un telecomando o un orologio che sta dentro di me». Spiega Mario Lodi: «I bambini hanno ancora fantasia: basta far scoccare la scintilla, buttare l'esca e incominciano a inventare. Lo dico per esperienza. Si dice che oggi i bambini disegnino di più e non so se questo sia collegato con la cultura dell'immagine, che è dominante. no i diritti degli adulti: libertà di pensiero, di parola, di comunicazione, con ogni mezzo, dice la Costituzione. Siccome i giornali dei grandi non lasciano loro gli spazi, glieli abbiamo fomiti noi. Scrivano loro direttamente, e ci sembra di assolvere a un dovere civico». Citando Bettelheim, Mario Lodi è convinto che i primi testi sui quali i bambini possono imparare a leggere siano proprio i racconti scritti dai coetanei, assimilabili al cento per cento (concettualmente e formalmente) con le loro esperienze. Conclude polemicamente l'educatore: «Non vogliamo spiegare il mondo dell'adulto al bambino, vogliamo che quest'ultimo lo rifiuti e viva in modo da crearsene uno, senza le drammatiche visioni che vengono dal telegiornale. In sostanza, vorremmo che questi bambini non diventassero subito adulti». g.pa. Per camminare, non per correre I Un'Imbottitura sufficiente a rendere morbida la parte centrale della suola. Nelle scarpette da corsa, Invece, la parte centrale della suola è spessa e molto imbottita. L'imbottitura antl-urtc, un po' smussata, assorbe gli scossoni al tallone. Non occorre però un rinforzo come quelle delle scarpe da corsa. con il terreno. Infatti oltre all'appoggio di un solo piede c'è nel camminare una fase di doppio appoggio in cui entrambi i piedi sono a contatto con il suolo' questa fase è esattamente opposta a quella che nella corsa viene chiamata fase di volo, ossia il momento In cui entrambi i piedi sono sollevati da terra. Un altro aspetto importante è trovare a ogni falcata la giusta decontrazione, procedere cioè sciolti e naturali, senza forzature. Anche le braccia hanno la loro funzione: devono alzarsi formando il maggior angolo possibile al gomito per imprimere più spinta al passo. ale

Persone citate: Bettelheim, Mario Lodi

Luoghi citati: Piadena, Torino