Candide donne contro il Palazzo

Candide donne contro il Palazzo «Il peccato originale»: in un volume le satire di Cemak Candide donne contro il Palazzo IL Flaubert fustigatore dei luoghi comuni lo avrebbe prediletto. E così Da Ponte, il librettista di Mozart, eccelso coniatore di doppi sensi (come nel ♦Don Giovanni»: «... ora andiamo a ristorar le pene»). «Lui» è Leonardo Cemak, cromosomi italo-polacchi, quarant'anni tondi, fra le matite più aristocratiche della satira. Ogni «vignetta» un bengala che va a illuminare impietosamente la quotidiana commedia del potere e del costume. In veste di artificieri, un nugolo di «evangeliche» figure femminili, candide come colombe e astute (involontariamente?) come serpenti: un po' Giovanne d'Arco, un po' «bambinacce». A far da bersaglio, un signore ..calvo, ispessito, incravattato (la «forma», l'ipocrisia, il perbenismo, l'uomo-massa), il «re» di continuo denudato, detronizzato. Il meglio di Cemak fra ras e 1*88 giunge ora in libreria («Il peccato originale», Rizzoli, 24.000 lire), come «padrino» Federico Zeri, che ha firmato la prefazione. Cemak, qual è stato il «pomo» che per primo l'ha tentata, la scossa che l'ha decisa a scendere nell'agone? -Non ricordo un evento in particolare. Fu il clima degli Anni Settanta — la tensione politica, sociale, culturale — a orientarmi verso questa forma di militanza». La sua è una satira che corre sui binari «doppio senso», ovvero l'antitesi della chiarezza. «Sì, nel mio mirino c'è la Babele linguistica del nostro tempo, nutrita soprattutto dalla vita politica, intrisa d'oscenità, di volgarità. La cosa sporca non è l'amore, il sesso, ma, appunto, il Palazzo, il moloch che tutto contamina». Il sigillo dei suoi «quadri»: sembrano echi dell'icono¬ grafia religiosa, la stessa che ispirò, fra l'altro, gli ex voto di Buzzati. • E' vero, e non a caso. Nel patrimonio genetico del nostro Paese l'impronta cattolica è nettissima. E i miei disegni ne riflettono (anche) gli stereotipi, l'untuosità, i detriti sanfedisti». b.q. n TOCCft CON L'INDICE ? D\ GRADI MENTO MI CRESCE lifcODlENOe f ficTsOHO \Ml Fr\C£SS£ft.O /SUTTf\R£ L{\ Da «Un peccato originale» di Leonardo Cemak (Rizzoli)