Nella valigia delle vacanze molte pagine di mare e montagna di Luciano Genta

Nella valigia delle vacanze molte pagine di mare e montagna Inchiesta tra le librerie specializzate. Le opinioni di Rigoni Stern, Quilici e Amendola, leader dei verdi Nella valigia delle vacanze molte pagine di mare e montagna «N! ' EI rifugi alpini è raro trovare un libro-, dice Mario Rigoni Sterri. «7 nostri scrittori di mare? Non esistono. Discendiamo da Manzoni, non da Melville-, dice Folco Quilici. E allora, cosa cercano questi italiani che sempre più votano «verde» e in queste settimane affollano le librerìe specializzate di montagna e di mare, di viaggi e sports? Comprano soprattutto guide, cartine, libri da guardare e consultare, manuali pratici per organizzare ogni genere di vacanza, dall'escursione zaino in spalla alla crociera in barca "Vendiamo bene, di tutto —dice Piera Casani, titolare della Librerìa del Mare a Milano — portolani e carte nautiche, guide mediche da portare a bordo e libri dei nodi, guide alla fauna e alla flora marine come all'archeologia subacquea'-. Il mercato è in costante espansione: fin troppo, dicono i librai. Perché alla quantità non sempre corrisponde la qualità, specie se si fa un confronto con l'editorìa straniera. -Per i nostri editori è più facile tradurre vecchi libri dal francese e doli 'inglese. Siamo indietro milioni di anni luce-, sostiene Giulia d'Angelo, esperta subacquea e titolare a Roma delia Librerìa Intemazionale del Mare, che proprio ora sta raddoppiando i suoi spazi e si trasferisce in via del Vantaggio. Abbiamo l'illustre tradizione di Mursia, le buone Iniziative di divulgazione scientifica della Zanichelli, singoli titoli premiati subito da grandi successi di vendite, come Oli squali o i Delfìni e balene della Rizzoli, riviste lussuose e insieme popolari come Aqua e Afondo sommerso: eppure "il quadro d'insieme resta insoddisfacente-, afferma Quilici, che sta girando un film dal suo romanzo Cacciatori di navi: "Per il pubblico prevalgono i libri da sfogliare e lasciare sul tavolo, a far figura. Fino a quarant'anni fa, il mare per la maggioranza degli italiani era qualcosa di lontano e estraneo, solo fonte di guai e paure, ri- cordi di guerre perdute, di naufragi e di pirati Poi è diventato per tutti luogo di evasione: manca ancora una cultura del mare-. Sotto l'ombrellone o in barca il maitre-à-penser resta Wilbur Smith. E' così anche per la montagna? Risponde Rigoni Stern: «A parte Messner, molti alpinisti-scrittori dimenticano l'ambiente: guardano solo la parete, non vedono chi e cosa c'è ai piedi. E la montagna è per loro soprattutto un avversario da vincere, su tutto prevale l'agonismo». Così anche in libreria si va soprattutto per "armarsi- di guide e cartine. «Afa noi cerchiamo di spingere il più possibile i libri di riflessione sulla montagna", dice Ulisse Marzatico della Libreria Disertori di Trento. E cita, insieme ai classici delle scalate nel catalogo Dall'Oglio, due «straordinari» racconti: La salita dello svizzero Ludwig Hohl, edito l'anno scorso da Marco s Y Marcos, e La parete dell'austriaca Marlen Haushofer, uscito due mesi fa da E/O, dove la montagna diventa metafora di vita. In Italia non abbiamo certo un Ramuz, ma qualcosa si può fare. Rigoni ricorda ad esempio Bepi Mazzotti, «un alpinista che sapeva anche scrivere bene e si farebbe leggere ancora oggi: La¬ scia ben sperare la collana di narrativa appena lanciata dalla rivista Alp, «I cristalli»: sono già usciti racconti di Buzzati. La montagna di vetro, un romanzo da tempo esaurito di Rolly Marchi, Le mani dure, il racconto di una spedizione in Amazzonia di Alfonso Vinci, Samatari. "Educare alla lettura è uno dei nostri obiettivi — afferma Gabriella Camani, che dirìge da 8 anni a Torino la Libreria della Montagna —. Certo non è facile. Il professionista della scalata o il giovane maniaco del free climbing sanno quel che vogliono, non cercano altro. E sono molto esigenti. Se trovano guide con itinerari imprecisi, tornano a lamentarsi-. Sembra succeda abbastanza spesso con 1 libri di autori italiani, «un po' superficiali, poco attendibili". Conferma Giuseppe Asnaghi, responsabile della Libreria dell'Automobile a Milano: «/ giovani sono i più attenti. Cercano l'avventura, con un pizzico di comodità, dove ancora non arriva il turismo di massa: dallo Yemen al Madagascar, dalla Siria al Tibet. Oli editori italiani di solito se ne accorgono in ritardo e poi offrono tutti insieme lo stesso prodotto. Spesso sono guide a tavolino, non reggono il confronto con quelle straniere, dove ogni dato è con¬ trollato di persona dall'autore, cose viste, non solo copiate". In questo mercato, definito "mostruosamente ipertrofico", restano ancora spazi da coprire. Anche il libraio più specializzato si trova sovente di fronte a richieste che non sa come soddisfare. A Milano, alla Libreria dello Sport e del tempo libero, si rivolgono in tanti, dagli studenti dell'Isef ai dirigenti di società sportive, dal ragazzino che vuol sapere tutto sul rugby o sul tiro con l'arco alla signora che vuol fare esercizi di ginastica dolce o seguire diete rinforzanti. Eppure, dice il responsabile Matteo Frascolla, succede di dovere dire di no: "L'altro giorno ad esempio un signore cercava un manuale per una palestra, un ragazzo chiedeva le regole dell'hockey su ghiaccio, un altro voleva giocare a volley beach, la pallavolo sulla spiaggia. Purtroppo, se ne sono andati a mani vuote. In genere sono penalizzati anche dall'editoria tutti gli sport minori, proprio quelli che più avrebbero bisogno di essere divulgati-. Sta qui il fascino e la difficolta del mestiere di libraio specializzato: come un sarto, deve saper cucire per ogni cliente un abito su misura. Un'impresa ancor più difficile quando il cliente non 10 si vede nemmeno in faccia. Capita cosi ai fratelli Gastone e Mario M incardi, titolari della Libreria Alpina di Bologna: un cenacolo per bibliofili, dove si possono immaginare storie alla "84. Charing Cross Road-, perché vende solo per corrispondenza. Soprattutto antichità antiquarie, classici della montagna dal '700 in por. il -pezzo- più ricercato è il Viaggio sulle Alpi di De Saussure. 4 volumi al prezzo di dieci milioni. Ma anche novità, quelle introvabili di piccolissimi editori, italiani e stranieri. Si possono ancora chiamare -lettorigli appassionati cacciatori di cartine delle montagne sarde o dei ghiacci siberiani? Di fatto, per molti italiani, sono queste le uniche pagine scritte da mettere nella valigia delle vacanze. Passa anche per questa via una crescita della cultura ambientalista. Nelle nostre classifiche dei titoli più venduti, 11 libro di Sting sull'Amazzonia compare da due mesi tra i primi dieci; in Francia gli •Immortali» dell'Académie hanno accolto fra loro il capitano Cousteau. amico dei delfini. Dice il pretore Gianfranco Amendola, il più votato per Strasburgo tra i «verdi- italiani: -Sono tramontate le illusione ideologiche del '68. La gente oggi vuole cose molto più precise, concrete. L'editoria non fa che conformarsi. E la cosa non è negativa, al contrario. Proprio ripartendo dai particolare si può riscoprire il generate, prendere coscienza di nuovi valori. La gente però deve poterci arrivare da sola-. Auguriamoci allora che, dopo le vacanze, siano in molti a tornare in una libreria, anche non specializzata. Luciano Genta erdi vacanze a