L'ultima tentazione di Lendl

L'ultima tentazione di Lendl Il numero uno del tennis vuole vincere a Wimbledon per poi ritirarsi L'ultima tentazione di Lendl «Quel giorno chiuderò con questo ambiente» confessa - Si è preparato come mai in passato per conquistare un traguardo mai raggiunto ! «Non ci saranno sorprese come a Parigi» Dal nostro Inviato ! RINOCACIOPPO i LONDRA —Ivan Lendl ha i dimenticato In Oretta la beffa ■ parigina di Michelino Chang. ' La rabbia che l'aveva portato al decisivo doppio tallo del! l'ultimo break quando il cinei sino era avanzato per rispondere, con ima incredibile taccia tosta, a ridosso del limite I dell'area di battuta. ' E' stata la partita clou degli Intemazionali di Francia: quella che toglieva al ceco; slovacco d'America, vincitoi re agli Open d'Australia, la possibilità di un nuovo successo che l'avrebbe portato ! al 50% del Grande Slam, tra: guardo massimo di ogni tennista che si rispetti, ma impresa mai più realizzata dopo Rod Laver che l'aveva bissata nel 1969 dopo averla già ! centrata nel 1962. > Sconfitto anzitempo al Roland Garros, 11 n. 1 della classifica mondiale non si è perso ! d'animo: è subito volato a i Londra per dare ancora una volta la scalata a Wimbledon con una preparazione ancora ! più accurata del passato ed al Queen's, divenuto dopo la scomparsa dei tornei in erba australiani la più importante prova dopo i •Championships-, ha finalmente infranto la tradizione avversa, ag; giudicandosi la prova sia pure con qualche difficoltà in più del previsto in relazione alla forza dell'avversario, il sudafricano Christo Van Rensburg. Prima della vittoria al Queen's, il più aristocratico club londinese, Ivan Lendl aveva disputato tre finali di tornei su erba (Open d'Australia 1983 sconfitto da Wilander, Wimbledon 1986 e '87 sconfitto rispettivamente da Becker e Cash) ma non era mai più riuscito a vincere sul prato dopo il successo riportato a Wimbledon 1978 nella prova riservata ai tennisti j u niores. Ed ora si presenta a Wimbledon con 11 morale sicuramente più alto che non in passato. «Vincere Wimbledon — confida Ivan — resta la mia ultima ambizione nel tennis. Ho vinto tutti gli altri titoli, Wimbledon è quello che sogno sempre. Io non voglio far parte di quella folta schiera di campioni di cui si dice: hanno vinto tutto, tranne Wimbledon'. Ed è una lista di nomi di grande spicco: Pancho Gonzales, Ken Rosewall (che per ben quattro volte fu sconfitto in finale), Tony Roche, Ilie Nastase e Ouillermo Vilas. Una compagnia dalla quale Ivan Lendl vuole uscire ad ogni costo, tanto che se vi riuscisse sarebbe tanta la sua gioia e la sua soddisfazione che potrebbe addirittura dare l'addio all'attività agonistica proprio nel momento del trionfo più ambito e sognato. Lendl ha ventinove anni compiuti, è plurimiliardario avendo superato con la vittoria al Queen's il tetto dei 14 milioni di dollari vinti con i soli premi, ha mille interessi che l'affascinano più della racchetta, lo sport praticato sin da ragazzino soltanto per la costrizione della mamma appassionata giocatrice e che lo ha sempre costretto ad enormi sacrifici superati solo grazie ad una ammirevole volontà di ferro. I pastori tedeschi, il golf, l'hockey su ghiaccio, la raccolta di opere d'arte, lo affascinano sicuramente più dello sport praticato. •Sicuramente, il giorno che smetterò, non mi vedrete più impegnato nell'ambiente. Non farò il coach, non aprirò campus di allenamento, nulla di tutto questo. Presto mi sposerò con Samantha e ci piacerebbe avere diversi figli.. E' un Lendl soddisfatto di questo periodo di allenamento a Londra. •Considerando di essere venuto in anticipo sul previsto in Inghilterra e tenendo conto dello straordinario bel tempo, sono in un grado di forma per Wimbledon sicuramente migliore di quanto non mi sia capitato in passato'. •Certo non gioco benissimo sui campi in erba, ho soprat¬ tutto difficoltà nelle risposte. Il servizio va bene anche se per renderlo efficace sull'erba debbo cambiarne il movimento'. •Al Queen's in sei incontri ho subito solo sei break. La mia volée non è poi così malvagia quando riesco a giocarla. Certo devo migliorare ilmio timing, lamia rincorsa alla rete. Un Lendl in forma, che dopo il successo del Queen's ha perfezionato la forma nel torneo-esibizione di Wentwort, nei pressi di Londra, insieme agli svedesi Edberg e Wilander e allo svizzero Hlasek. Ma quali possibilità crede di avere il grande Ivan sui campi di Wimbledon? •Tutto quello che so è che sarò sicuramente più preparato che in passato. Nel 1985 e nel 19S6 mi ero allenato a casa mia nel Connecticut e a Foresi Hills. Nel 1987, mi sono preparato in Scozia, ma stavo male. Lo scorso anno ho disputato delle esibizioni qui in Inghilterra». •Quest'anno ho disputato il massimo di incontri ufficiali e penso che daranno i loro frutti. Ma non si può mai sapere ciò che capiterà anche se sono sicuro che a Wimbledon e agli US Open non si ripeteranno le sorprese registrate quest'anno al Roland Garros'. Come dire: «Non c'è trippa per Chang». Non è sempre Parigi per Michael Chang. Dopo il successo al Roland Garros, per prepararsi ai campi in erba ha preso parte al torneo esibizione di Rosmalen in Olanda vinto dal cecoslovacco Miloslav Mecir sullo jugoslavo Bobo Zi voj movie. Per il piccolo Chang 4 consecutive sconfitte. Sull'erba di Wimbledon, affronterà al primo turno l'esperto statunitense Bill Scanlon (nei quarti a Wimbledon nel 1979 e nei sedicesimi nel 1983 e '84) che a 32 anni è riuscito a superare le qualificazioni per poi vedersela con il vincente di AgenorFleurìan e quindi contro il vincente di Gomez-Schapers