A S.Siro finisce lo sciopero anti-malavita

A S. Siro finisce lo sciopero anti-malavita ÌPPICA Domani si torna a correre con cancelli chiusi e controlli severi A S. Siro finisce lo sciopero anti-malavita di ANGELO CONTI Lo sciopero ad altranza dei guidatori di San Siro-trotto, che protestano per le intimidazioni e le violenze subite dalla malavita, potrebbe tinire stasera. Nel pomeriggio, infatti, il presidente dell'Unire, Zurlo, incontra i rappresentanti dei driver e delia Società Milanese. L'accordo sembra scontato: prevede l'installazione di nuovi cancelli e di «protezioni» per i box riservati ai cavalli ospiti, la diminuzione del numero dei varchi frale scuderie e l'esterno, rigorosi controlli. Sono misure che possono tamponare l'emergenza, ma il problema della «security» all'interno delle scuderìe e degli ippodromi meriterà un approfondimento. Constatato che carabinieri e polizia non sono in grado di fornire adeguate garanzie, non è improbabile che l'Unire esamini la possibilità di affidare la sorveglianza a guardie priva¬ te. La soluzione non è nuova: negU Stati Uniti l'«Off Track Betting», l'organizzazione che controlla il gioco negli ippodromi della costa orientale, dispone di un congruo numero di agenti armati, addestrati anche alla repressione del gioco clandestino ed alla prevenzione della manovra di aggiotaggio. Anche se la creazione di questa «superpolizia» non è semplice, soprattutto per la necessità di preparare in modo adeguato gli addetti, può rappresentare la soluzione ideale. I funzionari della Società Milanese e dell'Unire hanno comunque sollecitato la collaborazione dei guidatori e degli allenatori soprattutto per quanto riguarda la scelta degli artieri: a San Siro ve ne sarebbero alcuni con pesanti procedimenti penali a carico. Se a Milano-trotto tutto è fermo (è comunque probabile che il convegno di domani — con il rientro dell'ottimo 3 anni Lemon Dra in vista del Premio Nazionale — si svolga regolarmente), l'attività è continuata sulle altre piazze. A Firenze, sabato notte, era in programma il classico «Duomo» con un assegno da 100 milioni per il proprietario del vincitore: ha vinto l'americano (di nascita) e finlandese (di scuderia) Friendly Face, che si è così riscattato della mezza delusione patita nel Lotteria (dove si piazzò solo quarto nella finale). Friendly Face è stato «ricostruito» in Finlandia dove, negli ultimi due mesi, ha disputato quattro corse, vincendone tre, e toccando un 1.12.4 che non rappresenta comunque 11 suo record, che è di 1.11 netti. ri «Duomo» si articolava su due batterie: la prima è stata vinta dall'indigeno Feystongal (rivisto in gran forma e guarito dagli acciacchi che lo avevano recentemente condizionato), mentre la seconda ha visto il successo di Hollyhurst (con Friendly Face impegnato a non sprecare energie). Per la finale si qualificavano Feystongal, Hollyhurst, Friendly Face, Lord Quick, Ajax Haleryd, Jefs Spice, Apollo Tunis e Limbo Joe. Friedly Face ha condotto sin dal via, imponendo gran treno alla corsa. Così l'attacco, sferrato a metà percorso dal tenace Lord Quick, si è esaurito nel giro di poche centinaia di metri. Il battistrada non ha praticamente avuto quasi tempo di respirare, perché si è profilata al largo la minaccia di Feystongal, che è scattato deciso in retta d'arrivo. Per qualche decina di metri l'indigeno è sembrato pericoloso, poi Friendly Face ha reagito respingendolo nettamente. Solo terzo Hollyhurst, un po' sorpreso allo stacco. Il totalizzatore ha pagato 25 per 11 vincente, 13, 15 e 13 per i piazzati, 52 per l'accoppiata. Le altre corse sono state vinte da L'inno di Boba, Gezia Gius, Ivona, Floriday Om.

Persone citate: Apollo Tunis, Boba, Friedly Face, Gezia Gius, Lemon, Limbo Joe, Lord Quick, Spice

Luoghi citati: Finlandia, Firenze, S. Siro, Stati Uniti