La Samp applaude Cerezo

La Samp applaude Cerezo Entrambe vittoriose le squadre che mercoledì a Cremona si contenderanno la Coppa Italia nella seconda finale La Samp applaude Cerezo Del brasiliano il perfetto passaggio che ha permesso a Mancini (autore anche del raddoppio) di sbloccare il risultato contro il Cesena - Recuperati in pieno Vierchowod e Luca Pellegrini di RENZO CERBONCINI CREMONA — Una partita inutile, senza importanza, che però è servita a Roberto Mancini per eguagliare il suo record di segnature in serie A. Con la doppietta di ieri il lunatico attaccante della Sampdoria ha raggiunto quota 9, tante reti quante ne aveva segnate nella stagione '81-'82, quando diciassettenne esordì in serie A con la maglia del Bologna. Per il resto, Sampdoria-Cesena offre solo la genialità inarrivabile di un brasiliano ormai vicino alle 35 primavere, Toninho Cerezo. Il 937 spettatori paganti se ne sono andati soddisfatti soprattutto grazie a lui, ai suoi lanci millimetrici, alle sue giocate che sembrano semplici, ma che invece nascondono tesori di intelligenza calcistica. Suo il geniale colpo di tacco che ha permesso a Mancini di sbloccare il risultato, suo un tiro formidabile che è rimbalzato sotto l'incrocio dei pali ed è poi finito sulla linea di porta. E i cremonesi? Erano chiusi in casa, a soffrire con le radioline attaccate all'orecchio. La loro gioia è esplosa proprio mentre il pullman della Sampdoria stava allontanandosi dallo stadio. Vialli. con i pugni levati al cielo, dal finestrino invitava i suoi concittadini a festeggiare la promozione in serie A. La partita è servita alla Samp soprattutto per sciogliere i muscoli in vista della sfida con il Napoli, che si giocherà sempre qui a Cremona mercoledì sera. Il test per i quattro giocatori reduci da infortuni (Cerezo, Mancini, Vierchowod e Luca Pellegrini) è stato superato positivamente. Con il Napoli ci saranno. Qualche apprensione per Pari, uscito nel primo tempo perché vittima di una contrattura. n Cesena si è rivelato sparring-partner valido e corretto grazie alla regia di Domini e al gran correre di Piraccini, i romagnoli hanno festeggiato la salvezza raggiunta la settimana scorsa, divertendosi e facendo divertire. La partita nonostante la calura e il clima vacanziero, si è perciò sviluppata su binari più che accettabili, con rovesciamenti di fronte continui. Ma a ravvivare una gara priva di significato ci ha pen sato Cerezo. H brasiliano si è presentato al 24' con una staffilata da fuori area che Rossi ha respinto a fatica in calcio d'angolo. E al 30', sem pre Cerezo, ha finalizzato una splendida azione VialliDossena con un tiro che è andato a sbattere sotto l'incrocio ed è rimbalzato sulla linea. Tutte qui le emozioni del primo tempo. Nella ripresa, due facce nuove, quella di Mancini, entrato al posto di Dossena, e quella di Chierico, che ha so stituito Aselli. Nel cambio ci ha guadagnato indiscutibilmente la Sampdoria. Ma i protagonista è rimasto lui, il «baffo allegro- di Belo Hori zonte. Al 49', ricevuta la palla da Vialli, Cerezo si è proiettato in area. Sembrava che l'azione svanisse sul fondo quando il dinoccolato centrocampista ha inventato un magico colpo di tacco per l'accorrente Mancini. Il sini stro esplosivo dell'attaccante si è infilato tra palo e portiere. La reazione del Cesena è stata pericolosissima. Masolini al 53' ha crossato dalla sinistra, Jozic di testa ha superato Bistazzoni ma sulla linea era piazzato Luca Pellegrini che, di petto, ha evitato il pareggio. La Sampdoria, comunque, non è apparsa paga dell'1-0. Cerezo, sempre lui, ha fatto le prove generali per il raddoppio su punizione. Il suo destro tagliatissimo ha cercato di nuovo il -sette- ma Rossi si è allungato ed è riuscito a smanacciare in ango- lo. Il raddoppio è arrivato comunque al 75' quando Bonomi ha pescato Mancini solo sulla tre quarti sinistra. Rossi è uscito a valanga fuori area ma prima di essere travolto Mancini è riuscito ad inventare un diabolico pallonetto che ha spento la sua corsa in fondo alla rete. La partita, praticamente, è terminata su questo episodio. Negli spogliatoi Bigon, nonostante la sconfitta, aveva la faccia allegra: -Con il Cesena ho trascorso due anni meravigliosi. Ho ricevuto molto ma credo anche di aver dato molto. Dove andrò l'anno prossimo? Lo saprete domani sera-. Ma quello di Bigon è il segreto di Pulcinella. Tutti sanno ormai che la sua destinazione è alla corte di Maradona. Spettacolo a sé ha fatto Luca Vialli nel dopopartita. Accovacciato sul pullman, con la testa fra le mani, ha seguito per radio l'emozionante sequenza dei rigori di Cremonese-Reggina. Alla fine, proprio mentre il pullman partiva, è esplosa la sua gioia. Amaro invece Beppe Dossena: -La retrocessione del Torino per me è un colpo al cuore. Ma la colpa sapete tutti di chi è. Di quei due, di Gerbi e di De Finis. Eppure quei signori sono riusciti a sgattaiolare via prima che il disastro avvenisse. Ora ci vorranno armi per riportare il Torino nella posizione che gli compete, e cioè ai vertici della serie A. Io al riguardo sono molto pessimista'. 2-0 Sampdoria: Bistazzoni 6, Bonomi 6, Carboni 6, Pari s.v. (38' S. Pellegrini 6), Vierchowod 6,5, L. Pellegrini 6,5, Victor 6, Cerezo 7,5, Vialli 6. Saisano 6, Dossena 6 (46' Mancini 7). All.: Boskov 6,5. Cesena: Rossi 6,5, Gelato 6.5. Chiti 5, Domini 6, Scugugia 6, Jozic 6.5 (77' Casadei s.v.), Aselli 6 (46' Chierico 5), Piraccini 6.5. Agostini 6, Masolini 5.5, Traini 6. All. Bigon 6. Arbitro: Quartuccio 6. Reti: 49' e 75' Mancini. Ammoniti: Salsano e Domini. Spettatori: 937 paganti, incasso di 14.209.000 lire.

Luoghi citati: Cesena, Cremona, Dossena, Italia