Ascoli e Lazio mandano in scena una farsa senza pudore

A Per: 90 minuti il giòco è un optional: al l'ischio eli*chiusura marchigiani e romani esultano insieme <>razie alla retrocessione del loro A Giordano e Sosa, errori provvidenziali in zona-gol DAL NOSTRO INVIATO ASCOLI — L'unico a crederci è stato il radiocronista di un'emittente romana, che per tutta la partita ha commentato con toni enfatici e drammaticamente seri la pietosa buffonata che andava consumandosi in campo. Che Lazio ed Ascoli avessero deciso di non giocare a calcio era un fatto già largamente previsto alla viglila e quindi non può scandalizzare nessuno. Ma anche gii eventi scontati dovrebbero rispet« tare un limite, quello della decenza AscoU e Lazio hanno varcato questo confine, trascinandosi per un'ora e mezzo in un clima surreale, con i tifosi delle due squadre che saltellavano sulle curve preoccupati soltanto di insultare il Torino, vittima predestinata da immolare sull'altare di una salvezza per il cui raggiungimento non ci si è peritati di perdere la faccia. In mezzo al campo, nel disinteresse generale, ventidue marionette si agitavano in movenze. ridicole, facendo scivolare la p alla da un giocatore all'altro con molta cautela, nel terrore che una disattenzione o un eccesso di zelo potessero procurare il guasto più temuto: un gol. Bruno Giordano si è presentato davanti a Fiori e anziché mirare all'angolino basso, come 11 centravanti è solito fare in simili circostanze, ha alzato un improbabile pallonetto, abbastanza lento perché 11 portiere laziale potesse agguantarlo. Ruben Sosa, nell'unica occasione in cui si è assunto la terribile responsabilità di scaricare un tiro verso la porta avversaria, ha pensato bene, lui che è mancino, di usa¬ re il piede destro, recapitando un pallone innocuo tra le indolenti braccia di PazzagU. Re 11 primo tempo è stato ridicolo, la ripresa è addirittura scaduta nella farsa più allucinante: neppure un'azione d'attacco, giocatori travestiti da gamberi che correvano ali'indietro e parlottavano fra di loro come se si fossero trovati ad un party. Se un'organizzazione più previdente avesse spedito in campo un paio di cabaret pieni ili champagne e pasticcini, non ci saremmo meravigliati di vedere laziali ed ascolani sdraiarsi sul prato e godersi in allegria un piacevole pic-nic. Quando poi la radio ha diffuso la notizia del secondo gol leccese che condannava definitivamente il Toro, un boato si è alzato dagli spalti. m. grani. 0-0 Ascoli: PazzagU sv; Destro sv, Rodla sv (75' CarlUo sv); Dell'OgUo sv, Fontolan sv, Arslanovlc sv, Cvetkovic sv, Aloisi sv, Giordano sv, Giovannelli sv, Casagrande sv. A1L: BerselUni. Lazio: Fiori sv. Monti sv (75' Gutlerrez sv), Beruatto sv. Fin sv, Marino sv, Piscedda sv, Dezzottl sv, Muro sv, Di Canio sv, Sclosa sv (23' Acerbis sv), Sosa sv. Ali.: Materazzl. Arbitro: D'Elia 5. Spettatori: paganti 7697, incasso di 120.472.000 lire. Abbonati 5844, quota partita di 83.676.470 lire. Ascoli. I tifosi assalgono, pacificamente, I giocatori marchigiani per la salvezza raggiunta Ruben Sosa, gol mancato

Luoghi citati: Lazio