Incubo nero per le spiagge americane
Incubo nero per le spiagge americane Incidenti ad altre tre petroliere: si rischia un disastro ecologico anche sulla costa atlantica Incubo nero per le spiagge americane La «serie terribile» quattro mesi dopo la catastrofe della Exxon Valdez nei pressi dell'Alaska - La sciagura più grave a Newport, zona balneare frequentata dal presidente Bush e dai Kennedy - Una nave greca è finita su una scogliera e ha rovesciato in mare un milione di galloni di gasolio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A quattro mesi dalla catastrofe ecologica della Exxon Valdez in Alaska, tre altre petroliere hanno subito gravi incidenti lungo la costa americana nel giro di 24 ore, con enormi perdite di carburante, provocando un allarme senza precedenti sul futuro dell'ambiente negli Stati Uniti. La prima petroliera, la World Prodigy, si è infilata su una scogliera sommersa nel Rhode Island, a un miglio da Newport, la sede storica della American Cup, la regata velica più celebre del mondo. La seconda, la Presidente Rivera, si è arenata su un banco sommerso del fiume Delaware tra Washington e Filadelfia, la culla dell'indipendenza americana dall'Inghilterra coloniale. La terza, la Rachel B, si è scontrata nella baia di Galveston, Texas, con un rimorchiatore mentre entrava nel Canale di Houston, uno dei massimi centri industriali Usa. Non è ancora chiaro quanta parte del carico abbiano perso le tre petroliere. La World Prodigy, appartenente alla Ballard Shipping di Atene, avrebbe riversato in mare un milione di galloni di gasolio da riscaldamento (un gal¬ lone Usa è pari a 3,78 litri). Una striscia oleosa e maleodorante di oltre 20 miglia, 33 km, si è stesa sulle acque inquinando uno dei tratti più belli della costa tra Newport e Ut Baia di Narragansett, famosa per il suo parco naturale. La zona balneare è la più esclusiva d'America: tra i frequentatori vi sono il presidente Bush e i Kennedy. La Presidente Rivera, uruguayana, si sarebbe lasciata sfuggire tra un milione e un milione e mezzo di petrolio semiraffinato, causando enorme danno alla flora e alla fauna della Baia del Delaware, sinora una delle regioni ecologicamente meglio conservate degli Stati Uniti. Solo le perdite della Rachel B, registrata a Panama, paiono limitate—250 mila galloni di greggio — ma i venti le hanno spinte verso il porto. Secondo i primi calcoli della guardia costiera, gli incidènti della World Prodigy e Presidente Rivera figurerebbero tra il decimo e dodicesimo posto nella graduatoria dei disastri ecologici americani provocati dalle petroliere. Un agghiacciante termine di paragone è fornito dalla Exxon Valdez, che a marzo perdette 11 milioni di galloni di greggio in Alaska, un record, n triste primato precedente risaliva al '79, quando proprio a Galveston la Burnì ah si scontrò con un'altra nave, perdendo e bruciante oltre 10 milioni di galloni di greggio. Il ministro degli Interni Lujan e il direttore dell'Epa (l'ente della protezione della natura), Reilly, sono accorsi prima sul Delaware poi a Newport, aprendo subito un'inchiesta. Il ministro Lujan ha dichiarato che la Presidente Rivera si è arenata per un errore di manovra mentre navigava alla volta del terminale di Filadelfia, e che le operazioni di disinquinamento si preannunciano molto difficili trattandosi di un petrolio leggero disperso su una vasta area dalle correnti. Ha aggiunto che la situazione a Galveston, dove la Rachel B ha attraccato senza problemi, «è meno seria perché il greggio, molto più spesso, è in gran parte già giunto a riva, donde verrà sgombrato con una certa celerità». Il pericolo maggiore, ha concluso, è costituito dal gasolio da riscaldamento della World Prodigy, sebbene il peggio sia stato evitato, il motivo: il gasolio è più tossico e si dissolve più rapida- mente del greggio, è assai più arduo contenerlo con sostanze galleggianti assorbenti e impedirgli di contaminare la flora e la fauna. A Newport la guardia costiera è riuscita a disincagliare la petroliera e a incominciarne lo scarico. Per fortuna, tutte le paratie interne della nave erano chiuse, e solo due locali si sono svuotati del ga¬ solio: i sommozzatori hanno scoperto due squarci nella fiancata, «come una forbice; ha detto un portavoce, di circa 50 metri ciascuno. La guardia costiera ha dichiarato che a bordo della nave non c'era un pilota locale, come prescritto dal regolamento, e che la World Prodigy si stava dirigendo verso Providence quando è finita sugli scogli. Il governatore di Rhode Island, Edward Di Prete, che ha mobilitato alcune aziende specializzate nel disinquinamento, ha attribuito la responsabilità della sciagura al capitano della petroliera, 11 greco Iakovos Georgudis. "Era al sua secondo viaggio a Newport — ha detto — e credeva di cavarsela da solo». 'La petroliera non è in grado di riprendere la navigazione —ha spiegato Di Prete, un italo-americano — e comunque non si muoverà fino a inchiesta terminata», n governatore ha escluso che il capitano fosse ubriaco o in preda alla droga, anche se lo ha fatto sottoporre ad analisi immediate. Di Prete ha riferito che la World Prodigy è di dimensioni molto inferiori alla Exxon Valdez, meno della meta, con capienza di 270 mila barili di petrolio contro 1 milione 260 mila, n governatore non ha celato 11 timore che l'incidente danneggi la stagione balneare, uno dei principali introiti del Rhode Island. Per il momento, sembra aver avuto l'effetto opposto: ha attirato migliaia di dimostranti o semplicemente curiosi Sebbene la guardia costiera insista che l'incidente non è paragonabile a quello della Exxon Valdez, gli ecologisti hanno già chiesto leggi d'emergenza. E' intervenuta anche l'associazione dei consumatori, dicendo che la norme sulla navigazione delle petroliere sono del tutto inadeguate e che le coste vanno meglio protette. Pur facendo presente che l'intervento delle autorità è stato istantaneo, Di Prete si è dichiarato d'accordo. Sollecitato da più parti, il presidente Bush ha messo a disposizione 'tutte le risorse governative». All'inizio della settimana, le grandi compagnie petrolifere avevano varato un piano per prevenire disastri come quello della Valdez, ma occorreranno due anni per realizzarlo. Per una curiosa coincidenza, l'incidente è avvenuto mentre in Alaska la Valdez riprendeva il mare, al traino di due rimorchiatori, lasciando dietro di sé una scia di petrolio. La petroliera è diretta a San Diego in California, dove verrà riparata i mesi prossimi. La situazione in Alaska è sempre critica. Ennio Carette Houston. La petroliera «Rachel B» semisommersa dopo essersi scontrata con un rimorchiatore Houston. La chiazza dei 250 mila galloni di greggio lungo la costa
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