Un Festival che fa strage degli incoscienti

Un Festival che fa strage degli incoscienti A Saint-Vincent un solo premiato, una miriade di sconfitti e il matrimonio del presentatore Magalli Un Festival che fa strage degli incoscienti Marco Ravera, l'organizzatore della «Grande festa dell'Estate», racconta le bizze dei cantautori: «C'era anche chi non voleva il pubblico» DAL NOSTRO INVIATO | SAINT-VINCENT — Ma erano proprio necessarie le nozze, anzi, il banchetto nuziale di Giancarlo Ma galli? Quello di Saint-Vincent, visto sabato sera in tv, è stato un festivalino a molte teste. La testa elitaria dei cantautori Doc, con la pretesa — quasi tutti — di plastificare il loro show con il playback o addirittura registrando prima i propri interventi (i Cutugni e gli Al Bani cantano da anni senza playback, senza rete, col pubblico e i giornali pronti a macellarli). La testa truce del concorso per giovanissimi, con un Baccini premiato e una schiera di sconfitti (che fine faranno i Bungaro? I Priviero? Fare i cantanti è così bello da compensare di queste gare a strage?). La testa vulgaris con le nozze del ricchissimo autore-presentatore Magalli e la satira ultrabonaria degli imitatori dei prìncipi democristiani. La testa perlomeno eclettica degli autori dei testi che hanno apparecchiato un minestrone con i cantautori impegnati, 1 cantautori, meno impegnati, i Pooh, le comiche della Tv delle ragazze, una presentatrice esuberante, un presentatore móscia o — più probabilmente - costretto ad essere moscio, David Riondino, la Nan. • in: che si esercita alle prove : cadere sulla scena e che, quando lo fa in diretta, viene dimenticata dalle telecamere impegnate a inquadrare il torso nudo del suo batterista, Renato Zero stretto fra i poliziotti (le sorcine esistono ancora, lo prendono letteralmente d'assalto cercando di baciarlo, si sentono male quando passa, e non sono comparse pagate) e perfino Nicola Di Bari. Il quale, di tutta la settimana di manifestazione canora, è stato il più contento. Angela Finocchiaro per sette sere filate, parodiando Chi l'ha visto?, ha lanciato appelli al desaparecido Di Bari. E sabato sera — sorpresa — lui è apparso sul palco e ne è uscito raggian- te, felice: «Da tanti anni mi sono un po' addormentato, ho smesso di cantare... Ho visto quella ragazza in tv che faceva uno sketch su di me. Poi mi hanno chiamato, l'altro ieri. Mi han chiesto se volevo venire qui. Certo che volevo venire! Quella ragazza non sa che cosa le sta per arrivare...». Che cosa? "Un regalo, un gioiello, lo ero come addormentato, lei mi ha svegliato. Ho quarantotto anni. Mi sono sentito di colpo il più giovane quarantottenne della Terra». Marco Ravera, Ravera junior è l'organizzatore della zuppa, l'impastatore del polpettone, l'artefice di Saint-Vincent '89. Uno spettacolo un po' artificiale, con tutte quelle registrazioni... •Per me era importante riuscire a mettere insieme per la prima volta tutti questi grandi cantautori italiani. Sono artisti che odiano le competizioni, i festival, le ammucchiate. Non è stato facile. Ho avuto da parte loro dimostrazioni d'intersse e d'amicizia. Ma il fatto è che più sono grandi, più hanno esigenze. Quello vuole cantare senza pubblico, quell'altro vuole un'altra cosa... Ma è un inizio. Probabilmente hanno capito che possono, anche loro come gli altri, mostrarsi tutti insieme in televisione un sabato sera senza perderci nulla. Se uno o due fanno le bizze, beh, comunque bisogna ricordarsi che è gente che vende milioni di dischi». Anche Cutugno, ma non fa le bizze. •Cutugno è un caso particolare. E' estremamente bonario, nonostante quell'a¬ ria sempre arrabbiata. A lui va bene tutto,: la competizione, il pubblico, le telecamere. Lui storie non ne fa». . Per fare il cantante è più importante avere una bella voce o essere amici di De Mita? •La voce. L'amicizia politica può aiutare ad avere cento passaggi in televisione. Ma alla fine è il pubblico a decidere, e il pubblico non è cretino e se ne infischia delle raccomandazioni: E nelle manifestazioni musicali quanto entra la politica. Per esempio, a Sanremo... •In teoria sono cose in cui i politici non c'entrano». E' vero che Pippo Baudo è suo socio? •Lo hanno scritto diverse volte. Comunque no, non è vero, in nessuna maniera». Il prossimo anno SaintVincent sarà anticipato di un mese. Il programma? Altri cantautori fuori gara, altri Bungaro in lizza. Stefano Pettinati Nicola Di Bari redivivo alla rassegna di St-Vincent

Luoghi citati: Saint-vincent, Sanremo