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Matarrese promette: «il Bari non farà più l'ascensore» Un grande stadio e grosso impegno finanziario per garantire un futuro nella massima serie ai biancorossi pugliesi Matarrese promette: «il Bari non farà più l'ascensore» Nel piano di rafforzamento previsto dal presidente figurano l'ingaggio del brasiliano Gerson e del difensore tedesco Sauer - Interessa anche il granata Brambati - Confermato l'allenatore Salvemini cai eia di VITO CIMMARUSTl ' BARI—Dopo l'euforìa della promozione in serie A, il Bari si appresta a decidere sul suo futuro. 'Ritorniamo tra le grandi del calcio — precisa Vincenzo Matarrese, il presidente della società — per restarci. La città e i tifosi non meritano una squadraascensore». Dopo sedici anni in cui i biancorossi subirono le umiliazioni di retrocessioni continue fino alla serie C meridionale, nel 1985 il tanto atteso e sospirato ritorno in serie A. Ma fu un altro campionato di cocenti delusioni, perché la squadra non riuscì a conquistarsi la permanenza mancando il rilancio anche nelle due stagioni successive. La società giustificava la riluttanza a programmare sostanziosi investimenti con l'insufficienza di uno stadio decrepito, con una capienza di soli 25 mila posti dopo lavori di ampliamento e consolidamento delle strutture. La società mirava, comunque, a uno stadio nuovo, proiettato verso un futuro calcistico di prestigio. Ora la nuova struttura, capace di sessantamila spettatori tutti a sedere, sorge superba tra gli ulivi e gli orti della perife¬ ria" barese. I lavori sonò a buon punto perché il nuovo stadio dovrà ospitare i cinque incontri del campionato mondiale del '90, anche se il Bari sarà costretto ad incominciare la stagione della rinascita ancora nel vecchio impianto. Probabilmente la squadra blancorossa potrà essere di casa solo nel girone di ritorno nel nuovo stadio, che porta la firma dell'architetto Enzo Piano ma è frutto del lavoro di tutta l'impren¬ ditoria'bareSè.'«Ma per la società — spiega Vincenzo Matarrese —costituisce un punto fermo sul quale costruire il futuro della squadra». In altri termini gli investimenti nell'acquisto di validi giocatori ora non sono più una pericolosa avventura finanziaria. Gaetano Salvemini, l'allenatore, il protagonista del brillante campionato cadetto appena finito, ha le idee chiare: 'Il primo anno in serie A — ripete — giochere¬ mo per allontanare il pericolo di un'altra retrocessione. Penso di riconfermare tutti i giocatori attuali che si sono dimostrati degni della serie A, poi penseremo a rinforzare il centrocampo e la difesa». Matarrese è d'accordo con l'allenatore: "Così come abbiamo programmato un campionato di serie B per la promozione, programmeremo la serie A per raggiungere mete più ambiziose, ma senza buttarci " I itìSaa i Jit,.-i3ats2i sì in avventure pericolose». In quest'ottica il direttore sportivo della società, Franco Janich, da due mesi non ha soste. Fa la spola tra il Brasile e il Nord Europa alla ricerca di atleti forti, che sappiano tenere il campo. In Brasile ha adocchiato Gerson Cacapa, 22 anni, centrocampista del Palmeiras di San Paulo. Giocatore forte, ma ancora acerbo. Salvemini è titubante, vuole vederlo di persona prima di prendere decisioni. Su un atleta pare non ci siano dubbi: è Gunnar Sauer, 25 anni, difensore del Werder Brema. Il giocatore ha già dato 11 suo assenso a trasferirsi a Bari, la fidanzata Crìsthine pare sia addirittura entusiasta di venire in Italia. Salvemini e Matarrese lo hanno visto all'opera la settimana scorsa a Karlsruhe. Ma la società tedesca tentenna perché ha un contratto che scade il 30 giugno del 1990. C'è anche un vivo interessamento per il difensore del Torino Brambati e per il portiere della Casertana Massimo Battara che potrebbe essere il secondo di Mannini. Di cessioni il Bari non parla se non del libero De Trizio per il quale la Lazio ha già fatto le sue avances. Ma fino alla fine, chissà. Pietro Maiellaro, il regista che ha guidato il Bari e a cui Salvemini non vuole rinunciare Il difensore granata Brambati piace a Salvemini e potrebbe vestire la maglia del Bari