E adesso il Lecce teme la disperazione di un Toro scatenato

E adesso il Lecce teme la disperazione di un Toro scatenato Pareggio annunciato (tra sbadigli) a Bergamo: per TAtalanta è la eertezza di partecipare alla Coppa Uefa, ma per i pugliesi la salvezza è ancora lontana E adesso il Lecce teme la disperazione di un Toro scatenato «I granata non sono proprio gli avversari che avrei voluto affrontare in un'occasione così delicata», afferma Mazzone - Caroselli d'auto nelle strade cittadine per il traguardo raggiunto dai nerazzurri ;enti BERGAMO — Sono le 18,45 in punto quando l'arbitro Co mieti di Forlì fischia la fine dell'incontro fra Atalanta e Lecce, finito 0-0. Pochi minuti dopo, tutta la città è invasa da un unico grande corteo di tifosi nerazzurri — armati di bandiere, tamburi e trombe, senza contare i clacson delle auto che hanno praticamente paralizzato il centro cittadino — che festeggiano il prestigioso traguardo matematicamente raggiunto ieri dalla squadra del cuore, vale a dire la partecipazione alla Coppa Uefa per l'anno prossimo. Un traguardo non solo prestigioso per la squadra di Bergamo, ma addirittura storico, visto che mai l'Atalanta l'aveva raggiunto in tutta la sua pur lunga e gloriosa storia calcistica. Le esperienze europee dei bergamaschi, fino ad oggi, si erano infatti fermate alla partecipazione per due volte alla Coppa delle Coppe, l'ultima delle quali è ben nota a tutti gli appassionati di calcio e che risale all'edizione dello scorso anno, quando i ragazzi di Mondonlco vennero fermati in semifinale dalla squadra belga del Malines che poi vinse lì trofeo. L'entusiasmo in città è durato fino a tarda sera, provocando anche qualche disagio, soprattutto durante le ore notturne, anche se i tifosi sfilati in corteo sono stati sostanzialmente corretti. I teppisti, comunque, non sono mancati nemmeno questa volta. In centro, infatti, alcune macchine sono state danneggiate a calci, cosi come alcuni cartelloni elettorali. Vigili urbani, carabinieri e polizia hanno avuto il loro bel da fare per cercare di tener sotto controllo la situazione per tutta la serata. Il traguardo della Uefa ha tra l'altro contagiato chi di calcio se ne interessa poco: l'Atalanta In Coppa fa sempre piacere. Quanto al Lecce, il punto racimolato nel pareggio con gli atalantini fa più che comodo, anche se la squadra di Mazzone è tutt'altro che sicura della permanenza in A, che verrebbe messa in forte perìcolo in caso di sconfitta interna, domenica prossima, contro il Torino. Del resto, venendo alla partita, tutto è andato secondo pronostico, vale a dire un pareggio annunciato. Quel che è peggio è che le due squadre hanno preferito non fare assolutamente gioco per tutti 1 90' e soprattutto nella seconda parte della gara. L'incontro si è svolto prevalentemente a centrocampo, con continui passaggi all'indietro non sempre apprezzati dagli sportivi presenti sugli spalti. In poche parole, dunque, la partita non è piaciuta proorlo a nessuno, ma quel che più contava era il risultato finale e il punto per la Coppa Uefa. Pochi gli spunti di cronaca. Al 5' Madonna crossa per Nicolini in area, ma l'atalantino non riesce ad agganciare: al 21' 11 portiere leccese Terraneo è costretto ad uscire con una presa aerea per salvare la propria porta da un bel tiro di Madonna. Al 45' due calci d'angolo consecutivi in favore dell'Atalanta, ma ancora una volta non c'è mente di fatto. Nella ripresa, al 20' Pasciullo entra bene in area, ma è fermato dall'ex atalantino Enzo. Un minuto più tardi un bel cross di Fortunato non viene sfruttato a dovere da Madonna. 'Devo concordare con gli sportivi che la partita non è stata un granché — ha commentato negli spogliatoi il vicepresidente atalantino Ivan Ruggeri —, ma del resto non si poteva certo rischiare in una partita come questa. A noi interessava la Uefa e il punto di oggi ce l'ha data matematicamente. Sono convinto che i nostri tifosi diano più peso al risultato finale che alla prestazione di oggi'. Più o meno della stessa idea anche l'allenatore atalantino Mondonico che, dopo questo ulteriore traguardo, vede salire notevolmente le sue quotazioni nel borsinoallenatori. -Guadagnare un punto per noi era di vitale importanza — ha detto 11 tecnico di Rivolta d'Adda — e non si poteva certo finire di rischiare contro il Lecce. Del resto, se fossimo dovuti andare a giocarci tutto domenica prossima a Roma, le difficoltà sarebbero state davvero molte e di non facile soluzione. Meglio così, dunque: pensiamo a festeggiare il traguardo raggiunto grazie all'impegno che tutti i miei giocatori hanno profuso dal settembre scorso, non limitandoci solo alla gara di oggi-. Da parte leccese, parla l'allenatore Mazzone. 'Signori — ha detto —, strappare un punto all'Atalanta europea non è cosa da poco e credo che tutti me lo possano confermare. Abbiamo subito le sue iniziative, ma del resio noi abbiamo 29 punti e loro 36: qualche motivo ci dovrà pur essere- 'Quanto alla salvezza, per noi non è ancora cosa fatta e ci giocheremo tutto domenica prossima contro il Torino. Un avversario — ha concluso Mazzone — che non avrei certo voluto incontrare proprio in un'occasione come questa'. 0-0 A talari ta: Ferron 6; Contratto 6, Pasciullo 6; Fortunato 6,5 (76' Prandelli sv), Vertova 6, Progna 6,5; Stromberg6 (46' De Patre 6), Prytz 6, Madonna 6, Bonacina 6, Esposito 6. Ali.: Mondonico 7. Lecce: Terraneo 6,5; Levanto 6, Baroni 6; Enzo 6,5, Righetti sv (13' Garzja 6), Nobile 6; Moriero 6,5, Barbas 7, Pasculli 6, Benedetti 6, Paciocco 6,5. Ali.: Mazzone 6,5. Arbitro: Cornieti 6. Spettatori: paganti 10.970, incasso di 155.487.000 lire; abbonati 8786, quota partita di 173.650.000 lire. Bergamo. L'allenatore Mondonlco portato in trionfo per aver conquistato l'accesso in Coppa Uefa

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