Nizzola: «Campionato regolare»

Nizzola: «Campionato regolare» Nizzola: «Campionato regolare» Il presidente della Lega respinge le crìtiche - «La fase finale del torneo? Non si può far sorgere dubbi su tutto» TORINO — Gran dispendio di pile per radio a transistor, in questo bollente finale di campionato. In una classifica corta come quella di quest'anno, con quattro squadre destinate a retrocedere, 1 risultati delle dirette avversarie diventano fondamentali: inevitabile che mentre ci si scervelli a fare conti, affiorino sospetti, dubbi sulla serietà con cui squadre fuori dalla mischia affrontino avversarie che hanno l'acqua alla gola. Il pareggio casalingo del Milan contro il Cesena alla vigilia della finale di Coppa Campioni, la vittoria dell'Ascoli contro un Napoli che manda in campo il secondo portiere nel ruolo di ala sinistra, infine la sconfitta della Samp ad opera della Lazio tre giorni prima della finale di Coppa Italia: diciamo partite affrontate da uno dei contendenti con un po' troppa leggerezza, nella migliore delle ipotesi. 'Non ho il minimo dubbio sul fatto che la Samp a Roma abbia fatto tutto il possibile per vincere — afferma il presidente della Lega Calcio avvocato Luciano Nizzola presente ieri in tribuna d'onore per la sfida fra il pericolante Torino e l'Inter —. Se le mancano quattro o cinque titolari non si può fargliene una colpa. Diciamo che la Samp ha fatto tutto quanto le era concesso dalle sue attuali possibilità. Non c'è alcuna ragione per accusare il campionato di irregolarità. E'inevitàbile che il giocatore che sa di dover giocare tre giorni dopo una finale di coppa magari tiri un po' indietro il piede, ma da questo a parlare di irregolarità... ». Indietro il piede di uno, indietro il piede dell'altro, però, ci vuole ben poco perché una partita risulti falsata. Magari in buona fede da parte di tutti, ma con indiscutibile danno per chi si trova a dover affrontare squadre che il succitato piede non lo tirano indietro mai. «Se ragioniamo cosi allora mettiamo in discussione tutto — afferma Nizzola —, E magari aboliamo tutte le coppe. Per quanto riguarda la stanchezza non credo che una partita giocata al mercoledì si faccia sentire molto più di un duro allenamento. E alla malafede non ci voglio neppure pensare. Non si può avere dubbi su tutto. Prendiamo il Milan- ha battuto per Sai l'Ascoli dando prova di grande professionalità, eppure meno di un mese fa c'era chi lo metteva sotto accusa per il pareggio contro il Cesena Ogni squadra deve pensare a se stessa, a farli lei i risultati, non a guardare quelli degli altri». g. d. s. A

Persone citate: Luciano Nizzola, Nizzola

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