L'autogol del sistema immunitario che provoca la «sclerosi multipla»

L'autogol del sistema immunitario che provoca la «sclerosi multipla» L'autogol del sistema immunitario che provoca la «sclerosi multipla» Se ne è parlato in un convegno a Torino - Speranza di individuare presto il virus TORINO — Il sistema immunitario svolge nell'organismo umano una funzione molto simile a quella svolta dal reparto difensivo in una squadra di calcio. II suo compito è infatti quello di bloccare e di neutralizzare l'attacco di qualsiasi agente «estraneo» all'organismo (batteri, virus, cellule cancerogene): con i suoi vari elementi, altamente specializzati, bracca l'aggressore con un «pressing» spietato, fino al suo completo annientamento. A missione compiuta, il sistema immunitario si placa e si blocca, ritornando in una fase di quieta vigilanza. Ma, come a qualsiasi difesa di qualsiasi squadra di calcio, anche al sistema immunitario può capitare di fare... «auto-gol». Gli auto-gol del sistema immunitario sono le «malattie autoimmuni»: nel rispondere all'attacco di un agente estraneo, il mirabile sincronismo esistente fra i diversi componenti del sistema qualche volta va in «tilt». A missione compiuta, alcuni elementi non obbediscono, come dovrebbero, all'ordine di «rientrare» e quali «killers» impazziti continuano la loro caccia ad un nemico inesistente; non trovandolo, rivolgono la loro azione verso strutture del proprio organismo che in qualche modo somiglino all'aggressore, distruggendole. Espressione di simili «misfatti» sono alcune malattie molto note, quali alcune forme di tiroiditi e di ipertiroidismi, alcune forme di diabete mellito, l'artrite reumatoide, la miastenia gravis, solo per citarne alcune. Si ritiene che ad indurre in fallo il sistema immunitario sia un difetto genetico, che predisponga a simili reazioni aberranti, in risposta a stimoli specìfici. Dì una delle più invalidanti malattie auto-immuni si è parlato nel corso di un Convegno tenutosi nei giorni scorsi a Torino, dal titolo «La Sclerosi Multipla. Attualità diagnostiche e terapeutiche», presidente L. Bergamini, coordinatore scientifico E. Mongrando, organizzazine della Sezione Provinciale dell'A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Nella sclerosi multipla è un virus, non ancora identificato, il maggiore indiziato come agente «innescante» il processo auto-immunitario che porta, in «poussées» successive, alla distruzione della mielina, la guaina protettiva delle fibre nervose. L'attacco alla mielina porta in un primo tempo ad uno stato infiammatorio, ancora completamente regredibile, quindi alla vera distruzione della mielina ed infine alla formazione di placche fibrose, da cui l'altro nome di «sclerosi a placche» (D. Schiffer). E' la malattia neurologica più diffusa fra i giovani adulti (in Italia ne è colpita 1 persona su 2000, tra i 12 e i 50 anni), con una prevalenza del sesso femminile (E. Mongrando). Potendo essere colpite più zone del sisteme nervoso centrale (da cui il termine •multipla»), le manifestazioni cliniche sono estremamente variabili, potendosi presentare come deficit della motilità, della sensibilità, dell'equilibrio, della parola, della vista, degli sfinteri. Anche il decorso è variabile, caratterizzato da riacutizzazioni e remissioni spontanee (L. Bergamini). Progressi si sono ottenuti nella precocità e nella affidabilità della dignosi, con esami sul liquido cerebrospinale (P. Ferrerò), con le determinazione dei potenziali evocati visivi e uditivi (C. Bianco), con la risonanza magnetica nucleare (G. Bradac). I molti misteri che ancora avvolgono vari momenti eziopatogenici non hanno finora permesso di giungere ad una terapìa soddisfacente: non è ancora noto l'agente scatenante (quale virus?); non sono ancora chiari vari passaggi della reazione auto-immunitaria; è ancora incerto il ruolo delle alterazioni genetiche. Le ultimissime ricerche in campo terapeutico riguardano il copolimero 1 (una sostanza simile alla proteina basica della mielina, che ha dimostrato effetti protettivi), il beta-interferone (una sostanza antivirale naturale, prodotta in grande quantità attraverso tecniche di clonazione genetica), i «canali del sodio» (tentativi di migliorare la conduzione lungo la fibra demielinizzata agendo sull'alterato rapporto sodiopotassio) (L. Durelli). L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, di cui è prestigioso e attivissimo presidente il premio Nobel Rita Levi Montalcini, si è posto ambiziosi e gravosi compiti, quale quello di migliorare l'assistenza dei soggetti colpiti, quale quello di stimolare la ricerca scientifica italiana. E' una nobilissima scommessa che -punta» tanto sui cervelli quanto sui cuori di tutti. Aiutiamoli a vincere. Antonio Tripodina

Persone citate: Antonio Tripodina, Bradac, L. Bergamini, L. Durelli, Mongrando, Rita Levi Montalcini, Schiffer

Luoghi citati: Italia, Torino