La polizia minaccia Hanbury?

La polizia minaccia Hanbury? Il Demanio avanza l'ipotesi di una nuova destinazione per La Mortola La polizia minaccia Hanbury? Attualmente il giardino botanico, di proprietà dello Stato, è gestito dall'università di Genova • La convenzione scade il 13 settembre e non è ancora stata rinnovata - Una visita-lampo e una lettera interessata: si pensa a una scuola per agenti o a una residenza per ospiti illustri - Immediate proteste di amministratori e sindacati LA MORTOLA (Ventimiglia) — Stato d'allarme, ancora una volta, perle sorti del giardino botanico Hanbury: sembra quasi incredibile, mentre tutti proclamano la volontà di conservare e valorizzare nel migliore dei modi questo gioiello, unico nel Mediterraneo. Dal 1960, quando lo Stato ne divenne proprietario, il giardino botanico della Mortola ha sofferto crisi ricorrenti e periodi di decadenza. La nuova crisi sembra molto grave ed è ancora una volta caratterizzata dall'incertezza, mentre si moltiplicano le voci contrastanti. Ultima e stupefacente: trasformare la villa, parte integrante del giardino botanico, in una residenza per ospiti illustri (si è fatto persino un nome: Carlo d'Inghilterra) oppure in sede di una scuola di allievi di polizia: forse sta nascendo un corpo speciale di agenti botanici? Ma vediamo anzitutto i fatti. Il giardino botanico, fondato alla Mortola nel 1867 da sir Thomas Hanbury, è tra i più importanti del mondo per 13 collezione di piante esotiche all'aperto, fu ceduto nel I960 allo Stato che l'affidò temporaneamente all'Istituto di Studi Liguri e infine, nel 1978, al ministero dei Beni culturali. Nel gennaio 1987 venne perfezionata la concessione all'Università di Genova, che scade il 13 settembre di quest'anno. L'H gennaio scorso l'università aveva chiesto il rinnovo al ministero delle Finanze, da cui dipende l'amministrazione del demanio statale, corredando la domanda con una relazione sull'attività svolta e con un programma per i prossimi sei anni. Era stata stabilita la data del 30 maggio per la firma dell'atto di rinnovo presso l'Ufficio del Registro di Imperia. Ma improvvisamente, il 25 maggio, arrivò dal direttore generale del demanio, Ernesto Del Gizzo, l'ordine di sospendere tutto. Il 2 giugno lo stesso Del Gizzo compì una visitalampo alla Mortola. D. direttore dell'Istituto di botanica dell'università e responsabile del giardino Hanbury, prof. Salvatore Gentile, mi dice: • La visita durò esattamente 50 minuti. Il direttore generale del demanio mi accennò a nuove forme di gestione citando il caso dell'isola di Montecristo. non so bene a quale titolo; mi parlò di un uso più economico del bene, anche di usi governativi imprecisati-. Per una coincidenza che assume significati inquietanti, lo stesso giorno il direttore della polizia di Stato dì Ventimiglia indirizzava al direttore del giardino botanico una lettera di quattro righe per chiedere di visitare la villa al fine di •accertare eventuali usi dell'immobile a fini istituzionali'. E' palese l'assurdità delle due mosse. Non si capisce come un burocrate, sia pure direttore generale del demanio, possa giudicare l'attività scientifica svolta in un giardino botanico, come possa immaginare per suo conto alternative alla gestione di un patrimonio di piante rare, di vivai, di serre, di architetture verdi, che ha nella Villa1 Hanbury la sede naturale di un centro studi, con biblioteca, archivio, laboratori e uffici. Tanto meno si capisce come al direttore di un ufficio di polizia possa venire in mente di visitare la villa per -accertare eventuali usi istituzionali-. I ministri competenti e i loro direttori generali rileggano con attenzione l'atto con cui lo Stato italiano s'impegnava solennemente ad assicurare -l'integrità e la perpetuità del complesso monumentale e paesistico del giardino botanico Hanbury-, nonché a creare -un museo archeologi¬ co e un centro studi a carattere internazionale-. Altro che scuola di polizia o residenza per ospiti illustri. 122 lavoratori e le confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil hanno proclamato lo stato di agitazione. Non soltanto a Ventimiglia c'è un gran fermento. L'università ha intanto posto un ultimatum: se entro il 13 luglio la concessione non sarà rinnovata, il giardino botanico verrà restituito allo Stato e altri se ne assumeranno la responsabilità. Intanto si intrecciano consultazioni con Roma; i politici e gli amministratori locali inseguono diverse ipotesi di soluzione. L'attività svolta dall'istituto universitario di botanica ha motivato critiche (ne abbiamo riferito più volte su La Stampa) da diverse parti. Molto severe quelle rivolte dall'associazione -Amici della Mortola», presieduta da Gian Lupo Osti, con sede a Roma e a Londra presso la Royal Horticoltural Society. Nella relazione diffusa alcuni mesi fa gli -Amici della Mortola» riconoscevano che la situazione delle piante di alto e medio fusto si andava normalizzando, che le piante succulente erano in buone condizioni, ma elencavano una serie di fatti negativi. In sintesi: incuria delle aiuole e delle bordure fiorifere, decadenza delie siepi monumentali di cipressi, scomparsa dei rampicanti che abbellivano i pergolati, della grande cascata di gelsomini, delle bordure di ageratum e della splendida passiflora che era tra i motivi di ammirazione dei visitatori. Inoltre la zona a macchia mediterranea era in abbandono, secondo gli «Amici della Mortola». Si può individuare un motivo di dissenso al fondo della polemica: l'istituto di botanica gestisce il giardino Hanbury con un'ottica prevalentemente o esclusivamente scientifica, mentre gli «Amici Clelia''Mortola» vedono il complesso con l'ottica inglese, cioè come un giardino che ai valori botanici somma quelli estetici e perciò deve avere anche una sua scenografia, con fioriture stagionali, con bordure, aiuole, pergolati, filari, continuamente curati come parti di un'architettura vivente. Su questo punto mi pare che non ci siano dubbi: l'università, e in particolare il direttore dell'istituto di botanica prof. Gentile, considerano La Mortola importante solo come giardino botanico. Alle fioriture stagionali e alle combinazioni delle specie a fini estetici non danno importanza. Dietro alla crisi stanno soltanto queste divergenze? Non può esserci risposta, perché da parte statale il mancato rinnovo della concessione non è stato motivato in alcun modo, né gli «Amici della Mortola» hanno mai chiesto ufficialmente di sostituirsi all'università, n presidente, Gian Lupo Osti, aveva scritto al prof. Gentile, in data 14 novembre 1988 (dopo il convegno di Sanremo in cui l'università era stata duramente attaccata) dicendo di riconoscere le difficoltà esistenti e offrendo di «dare una mano», anche' finanziariamente, per la realizzazione di progetti specifici da concordare. Gli stessi «Amici della Mortola» riconoscevano che l'estromissione dell'università sarebbe stata problematica, in quanto i 22 lavoratori addetti, in gran parte giardinieri, ne sono dipendenti. Chi li pagherebbe? Nella fase di passàggio ad altri responsabili il giardino botanico ricadrebbe nell'incuria? Se c'erano motivi fondati per un cambio di gestione, questo doveva essere preparato con largo anticipo, con garanzie di finanziamento e con grande serietà, sentendo le parti. Invece si sono fatte polemiche a distanza, per aprire una crisi al buio. Si era anche fatta l'ipotesi di istituire alla Mortola una riserva naturale speciale, comprendente in terraferma il giardino botanico (di cui garantire la direzione scientifica) più l'intero promontorio da proteggere come parco, e in mare una vasta fascia a difesa dei fondali particolarmente importanti. La soluzione potrebbe consentire il mantenimento dell'università per la parte scientifica, affidando la gestione generale a un ente parco comprendente gli «Amici della Mortola», specialisti di giardini, rappresentanti degli enti fecali. E' un'ipotesi soltanto, ma se è questa ad avere cla preferenza occorre studiarla e proporla apertamente, non in modo sotterraneo, senza provocare tensioni che vanno a tutto danno della Mortola e del suo inestimabile patrimonio. Intanto, per dignità e per rispetto degli impegni assunti dallo Stato, si mettano da parte le stravaganti proposte di -usi governativi-, prima quella di una scuola di polizia. Mario Fazio .... < v -. ■ +-®m Il giardino botanico di villa Hanbury sta per diventare una scuola per agenti?

Luoghi citati: Imperia, Londra, Roma, Sanremo, Ventimiglia