Regione, ville e palazzi sotto inchiesta
Regione, ville e palazzi sotto inchiesta Regione, ville e palazzi sotto inchiesta Indagine della Corte dei conti a Borgosesia su locali mai utilizzati - Un miliardo di danni a Novi Ligure La lite per una villa mai usata - A Bricherasio spesi 500 milioni per poter restituire due caserme Castelli e palazzi nella tempesta in Regione: una società di Novi Ligure vuole un miliardo di danni per una villa, a Borgosesia la Corte dei conti indaga su locali affittati e mai usati, a Bricherasio si spendono cinquecento milioni per poter restituire due caserme mai utilizzate, a Varallo c'è un'altra casa da anni in attesa di ospiti da troppo tempo.. Dopo gli anni della gloria e dell'entusiasmo, è il tempo deUe docce fredde per il «patrimonio regionale». Palazzo a Borgosesia — A provocare la prima sorpresa è stata la Corte dei conti. Con una lettera ria preteso spiegazioni dettagliate su alcuni locali affìttati a Borgosesia per i quali è stato pagato un affitto di otto milioni (ogni dodici mesi) per sei anni. In realtà, infatti, quelle stanze non sono mai servite a nulla. Sono rimaste rigorosamente deserte. Avrebbero dovuto ospitare gli uffici del comprensorio, ma per una serie incredibile di coincidenze, non l'hanno mai fatto. Nessuna irregolarità, quindi, e con ogni probabilità nessuna colpa dell'allora amministrazione regionale. Certo però che il «caso» deve aver incuriosito non poco il procuratore generale delle Corte dei conti. L'inchiesta è ancora aperta. A Roma è stata inviata una relazione dettagliatissima: descrive circostanze e coincidenze, non individua colpevoli. Ci sono stati degli illeciti? Decideranno i giudici. Villa Pomela — La magistratura si sta già occupando, intanto, di un altro fatto inconsueto: Villa Pomela. E' una bellissima costruzione con parco alla periferia di Novi Ligure. Venne acquistata dall'alessandrino Giovanni Conta e adibita prima a centro medlco-dietologico, poi a pensionati danarosi. Nel '79 venne concessa in comodato gratuito (in attesa, sembra, dell'acquisto) alla giunta piemontese per sei anni. Ma nessuno s'è mai sognato di a 9 o , a i comprarla. Anzi non è stata proprio usata. Mai. Perché non cadesse a pezzi sono stati però necessari parecchi lavori di restauro. A pagarli è stata ovviamente la Regione: il conto fu di parecchie centinaia di milioni. Ora la giunta dc-psi-psdipli-pri non può far altro che restituire la villa. Ma non sarà così facUe. n proprietario chiede circa un miliardo di danni per il degrado e la svalutazione deUo stabUe. Caserme di Bricherasio — Sono quattro. Il Comune le affidò, naturalmente in modo gratuito, alla amministrazione regionale. In una sono finiti gli uffici dell'Usi e altri, in un'altra alcuni servizi regionali. Due non sono mai state utilizzate. Una però ha dovuto essere imbrigliata (a spese della giunta regionale) perché non crollasse. «Restituiamole», ha suggerito qualche tempo fa il presidente della Regione Vittorio Beltrame «D'accordo», ha replicato l'amministrazione comunale di Pinerolo, «ma la giunta piemontese onori prima gli impegni assunti con la firma del comodato». Tra questi c'erano lavori vari e posteggi. D. conto, per ora, ha raggiunto i cinquecento milioni. Ma è destinato ad aumentare. Ma la Regione non scopre ora d'aver troppi palazzi. Ne ha oltre cinquanta sparsi per paesi e città: dal forte di Exilles ai più noti castelli del Piemonte. Costano e spesso non sono affatto indispensabili. E allora? E' stato fatto un censimento. Prima di tutto per evitare che belle proprietà, per le quali ogni anno si spendono decine di milioni, vengano «dimenticate». E' già successo. Non si deve ripetere. Ma, sempre di più cresce l'idea di mettere in vendita qualche proprietà. Lo Stato ha già scelto dì farlo. Anche la Regione s'appresta a lanciare la stessa operazione. Con qualche malinconia perché finisce così il grande (e piacevole) sogno dì una Regione capace dì strappare sempre e comunque all'ab bandono, all'incuria e a sfortunati destini, vecchi gioielli d'arte e di cultura, g. m. r. Il forte di Exilles, uno dei gioielli del patrimonio della Regione, è già costato molti miliardi
Persone citate: Castelli, Giovanni Conta, Vittorio Beltrame
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