E nel Benelux tante conferme di Fabio Galvano

E nel Benelux tante conferme Premiati i partiti di governo E nel Benelux tante conferme DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Per i tre Paesi del Benelux — Olanda, Belgio e Lussemburgo — il voto europeo era strettamente legato non solo ai temi di politica interna ma anche al voto nazionale. E se per i Paesi Bassi si trattava essenzialmente di una «prova generale» in vista dell'impegno politico del 6 settembre, con risultati definitivi che hanno indicato la buona salute del primo ministro cristiano-democratico Ruud Lubbers, in Belgio il voto europeo ha sostanzialmente confermato l'avanzata dei socialisti francofoni. Per il piccolo Lussemburgo il collegamento era ancor più diretto: Ieri, infatti, si è votato anche per il Parlamento del Granducato, e sostanzialmente sono state confermate le previsioni, con una buona tenuta — dicono gli exit-poli — tanto dei cri- stiano-sociali quanto dei socialisti. In Olanda, dove si era votato giovedì, i risultati finali — in linea con i sondaggi dell'immediato dopo-voto — hanno registrato un significativo progresso dei cristiano-democratici, che hanno conquistato 10 dei 25 seggi (ne avevano 8 nel precedente Parlamento). Al lieve cedimento dei socialisti (8 seggi) corrisponde invece un marcato scivolone dei liberali ( sono scesi da 5 a 3 seggi ) : essi avrebbero pagato in questo modo il loro abbandono della coalizione di governo, che ha portato alla crisi e alle elezioni anticipate. Gli olandesi, che ai consueti temi politici avevano anteposto in questa campagna una massiccia spinta ecologica, hanno quindi dato un primo segnale positivo agli sforzi di Lubbers, censurando i liberali e addirittura riducendo l'appoggio per i verdi, in certo senso scavalcati dallo stesso Lubbers che all'impegno per la difesa dell'ambiente unisce il potere della stanza dei bottoni. I verdi, infatti, hanno faticosamente conservato i loro due seggi. In Belgio, sulla falsariga delle ultime elezioni politiche, i socialisti avrebbero dovuto rafforzare la loro posizione (avevano 9 seggi su 24) soprattutto per il voto vallone; in realtà, stando alle proiezioni disponibili a tarda notte, essi si avverebbero verso la perdita di uno o due seggi. Parallelamente i cristiano-sociali che fanno capo al premier Martens, come pure i liberali che facevano parte della vecchia coalizione di governo ed erano indicati come perdenti, stavano mantenendo le loro posizioni (rispettivamente 6 e 5 seggi). Progresso, inoltre, registrano i verdi (da 2 a 4 seggi) e il fronte francofono (avviato alla conquista del suo primo seggio), mentre i nazionalisti fiamminghi conservano i loro due seggi. Fabio Galvano

Persone citate: Granducato, Lubbers, Martens, Ruud Lubbers

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Lussemburgo, Olanda, Paesi Bassi