La Danimarca meno anti-Cee

La Danimarca meno anti-Cee La Danimarca meno anti-Cee COPENAGHEN — Rassegnata ma poco convinta: con questo stato d'animo giovedì scorso la Danimarca è andata alle urne per le elezioni europee. Il Paese infatti resta fra i più «tiepidi»—e per certi versi decisamente ostile — nei confronti dell'unità politica del Continente oltre che del Mercato unico del 1993. Lo prova la bassa percentuale di cittadini che giovedì si sono recati alle urne: solo il 46,1 per cento, di sei punti inferiore alla già esigua partecipazione registrata nell'84. Ma i risultati del voto potrebbero anche dimostrare che si sta attenuando la diffidenza dei danesi verso la Cee, in cui si sono sempre sentiti «sfruttati» dai Paesi «meridionali». Secondo un sondaggio effettuato dall'istituto Vilstrup, infatti, i gruppi che hanno insistito maggiormente a favore oppure contro la Comunità non sarebbero stati né particolarmente puniti né gratificati come in passato dal consenso popolare. I socialisti — che hanno tenuto sul tema-Cee un atteggiamento prudente — appaiono come i veri vincitori della competizione: passano dal 19,4 al 28 per cento, e i loro rappresentanti a Strasburgo salgono da 3 a 5. Invece il composito gruppo Arcobaleno, in cui si colloca anche il Movimento antiCee, subisce un «taglio» di quasi quattro punti, dal 20,8 delle precedenti elezioni al (probabile) I79t di giovedì scorso. D'altra parte i democristiani, i più accesi sostenitori del Mercato unico e di una maggiore solidarietà politica europea, riconquisterebbero — con il 6 per cento — il seggio che già avevano ottenuto nell'84. i .'*<7è;;ihfmè day registare il buon successo della destra, che raddoppia i.consensi e — con il 7 per cento dei voti — raggiunge per la prima volta un seggio a Strasburgo.

Luoghi citati: Copenaghen, Danimarca, Strasburgo