Il Mig libico passò senza lasciare traccia

Il Mig libico passò senza lasciare traccia UN ALTRO OOSSflER SCOMPARSO Il Mig libico passò senza lasciare traccia ROMA. Inefficienza o malafede? Oltre alle tracce radar originali registrate dal radar dell'Aeronautica di Licol a la sera del 27 giugno 1980, risultano introvabili anche quelle del 18 luglio dello stesso anno quando, nel bel mezzo di un'esercitazione aeronavale nello Jonio, un Mig-23 libico penetrò nello spazio aereo nazionale e si schiantò per mancanza di carburante sulla Sila, in Calabria. La notizia si è appresa dopo l'inchiesta condotta dalla commissione presieduta dall'ex procuratore generale della Cassazione, Carlo Maria Pratis, voluta dal presidente del Consiglio De Mita. In uno degli allegati del fascicolo viene riferito che proprio il 18 luglio era in corso l'esercitazione «Diabolico ingorgo», con la partecipazione di unità navali, F-104 tedeschi e aerei italiani provenienti da quasi tutti gli aeroporti del CentroSud. Possibile che nessuno si sia accorto della presenza di un intruso? Comunque, le minute originali relative all'esercitazione sono state distrutte in base al regolamento militare. La commissione Pratis, tuttavia, mostra di non avere dubl" \ sul fatto che il Mig sia precipitato in Sila il 18 luglio e non lo stesso giorno del disastro di Ustica. In questa direzione si sono concluse anche le due inchieste condotte dalla magistratura di Crotone. [r. e]

Persone citate: Carlo Maria Pratis, De Mita, Pratis

Luoghi citati: Calabria, Crotone, Roma, Ustica