«Un errore»

«Un errore» «Un errore» Argenterà è seconda ARGENTERÀ DAL NOSTRO INVIATO Seduto su una panca, di fronte alla piazzetta del municipio, Pietro Antonio Giavelli aspetta che si faccia mezzogiorno per tornare a casa e prepararsi il pranzo. Settantanove anni, pensionato, due figli che vivono altrove, vedovo, non ha mai lasciato il paese. Rimane di stucco quando gli dico che il suo paese, Argenterà, è il secondo comune più ricco d'Italia. Secondo le statistiche dovrebbe essere un benestante. «Ricco io? Veda un po' lei: ho una pensione di 400 mila lire al mese». Il sindaco Luigi Javelli, 43 anni, capo cantiere dell'Anas, non riesce a spiegarsi l'origine di questa notizia. «Qui ormai siamo in pochi. E la maggioranza sono pensionati. Non so proprio come facciano a pensare che siamo uno dei paesi più ricchi d'Italia. Forse perché negli anni scorsi qui sono venute due o tre imprese edili che hanno costruito un migliaio di alloggi, con un giro d'affari di centinaia di milioni». Ad Argenterà, 1700 metri di quota nell'alta Valle Stura, vivono 91 persone: il più anziano ha 94 anni, l'ultimo nato, due mesi. Tre negozi di alimentari, una discoteca, tre alberghi, due ristoranti. Dice il sindaco: «Un tempo la gente allevava il bestiame e coltivava i campi. Adesso l'agricoltura è ridotta pratica¬ mente a zero. Sono stati costruiti impianti di risalita per avviare il turismo invernale, ma negli ultimi due anni è nevicato molto poco e sono in crisi. D'estate i villeggianti arrivano, ma solo nel mese di agosto, quando ci sono anche più di 2500 persone». Sfoglia un mazzo di fatture: «Pensi che ogni anno il comune spende 45 milioni per il trasporto della spazzatura al bruciatore di Demonte. Una cifra enorme, se si pensa che qui vivono meno di cento persone. Ma quando ci sono i turisti, ad agosto e durante le settimane bianche, la spesa aumenta: dobbiamo portare via i rifiuti ogni giorno». Il reddito medio degli abitanti si aggira sui 6 milioni (l'equivalente della pensione), salvo quelli dei negozianti e di chi, come il sindaco, lavora per l'Anas o in altri impieghi statali. Anna Viale, proprietaria della elegante pasticceria, vive ad Argenterà da otto anni. «Qui non funziona niente. I turisti diminuiscono ogni anno. Qui non è stato fatto niente per invogliare la gente a venire. In otto anni sono stati chiusi sette esercizi commerciali. Persino il panettiere è andato via. Non c'è il medico: viene solo un'ora alla settimana. Non c'è neppure una farmacia. Chi vuole che venga in vacanza in un paese che non offre niente? La sera sembra di essere in un cimitero». Francesco Fornati

Persone citate: Anna Viale, Luigi Javelli, Pietro Antonio Giavelli

Luoghi citati: Argenterà, Demonte, Italia