Il Parlamento piega Ryzkhov

Il Parlamento piega Ryzkhov URSS « Ritirate le candidature del premier per la nomina di sei ministri non graditi al Soviet Il Parlamento piega Ryzkhov Bocciato anche Kalashnikov: «Eparente di Gorbaciov» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il premier Nikolai Ryzkhov ammette la sconfitta davanti al Parlamento e annuncia che la candidatura di sei ministri, scelti da lui ma subito bocciati dalle commissioni del Soviet Supremo perché giudicati incompetenti, sarà ritirata. Non era mai accaduto, ed è certo un forte segnale di indipendenza dell'Assemblea, che entro il 4 agosto dovrà approvare la composizione del nuovo governo, ridotto da 115 a 57 uomini dopo la grande purga nell'apparato decisa il mese scorso. Ma quel che colpisce è, anche, il nuovo umore di Ryzkhov, che la settimana scorsa annunciava aspre battaglie per difendere le sue decisioni e ieri, al contrario, confessava di «non trovare alcuna prova sostanziale che mi autorizzi a difenderle»: «L'esame del Parlamento è necessa¬ rio, anche se difficile, ma è un esame normale e non bisogna drammatizzarlo», commentava più tardi. Perché questo cambiamento di tono? Forse per evitare un braccio di ferro, che avrebbe rallentato i lavori del Parlamento, ma soprattutto avrebbe avvelenato l'atmosfera al Soviet e consegnato all'opinione pubblica un'immagine in contrasto con il nuovo clima, con la nuova disposizione al «dibattito in democrazia». Ryzkhov proporrà dunque nuovi candidati: per il ministero della Cultura, dopo il no all'attuale titolare Vassili Zakharov, per il ministero del Petrolio, dopo il no delle Commissioni a Ghennady Bogomiakov, per quello dello Sport, dopo il rifiuto di riconfeimare Marat Gramov, per quello dell'Irrigazione, per il responsabile della Banca centrale e per il Presidente del Comitato statale dei prezzi. Il primo ministro dovrà assegnare altri tre incarichi nella nuova amministrazione, ancora scoperti dopo il rifiuto o il ritiro delle candidature: si dovranno scegliere il responsabile della Commissione per l'ecologia, il ministro della Produzione medica, e il primo vice premier responsabile dell'Agricoltura, tre posti di rilievo e assai delicati dunque. L'equilibrio ecologico dell'immenso Paese è devastato e le polemiche fra ministeri sempre più roventi, l'agricoltura è una ferita per l'economia e una scommessa politica, la produzione di materiali medici è uno dei «deficit» più gravi e seri dell'Unione Sovietica di oggi colpita da casi gravissimi di contaminazioni, epidemie misteriose, decine di casi di Aids fra bambini e lattanti dovuti soltanto all'incuria e all'uso di materiali infetti. Ryzkhov ha dovuto difender¬ si e promettere, ieri: entro un anno l'Urss produrrà oltre un miliardo di siringhe monouso, e già alla fine di quest'anno il Paese ne avrà a disposizione mezzo miliardo. Il premier si è difeso anche a proposito della scelta del primo vice premier, Kalashnikov, che si dice sia parente di Michail Gorbaciov e che ha rinunciato alla candidatura dopo le accuse di «mancanza di programmi adeguati»: Ryzkhov ha minimizzato i rapporti fra il vice premier designato e il Presidente, e ha spiegato che Kalashnikov ha lavorato a Stavropol, nella regione natale di Gorbaciov. Ma ha insistito, questa volta, sulla scelta: «Non c'è nessuno in grado di sostituire Kalashnikov e le sue capacità amministrative», ha detto Ryzkhov; «ma il suo è un posto talmente importante che non bisogna precipitarsi». [e. n.] Nikolai Ryzkhov

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica, Urss