Se l'imputato è un italo-americano

Se l'imputato è un italo-americano LA GIURIA Se l'imputato è un italo-americano NEW YORK. E' legittimo eliminare dalle giurie persone con cognome italiano se l'imputato è un italo-americano. Lo ha deciso ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti, con una sentenza che farà discutere (come è avvenuto nei giorni scorsi per l'incendio della bandiera e il «telefono indecente»), rifiutandosi di applicare a favore dell'imputato Giacomo Dinorscio lo stesso principio adottato ventuno anni fa nei confronti di un imputato nero. Dinorscio, condannato da un tribunale federale del New Jersey per traffico di cocaina, ha chiesto un annullamento della sentenza perché dalla giuria erano state escluse cinque persone che avevano cognome italiano. I suoi legali si erano appellati alla Corte Suprema citando il precedente del «caso Batson»: in tale caso la Corte Suprema aveva deciso nel 1968 che era contro la Costituzione escludere neri da una giuria solo per il colore della loro pelle. «Quello che vale per i neri vale anche per gli italo-americani», avevano osservato i legali di Dinorscio. Maja Corte Suprema degli Stati Uniti ha espresso ieri una opinione diversa: «La sentenza Batson era basata sulla protezione dalle pratiche razzialmente discriminatorie. Gli italo-americani non rientrano in questo tipo di protezione». [Ansa]

Persone citate: Giacomo Dinorscio, Maja

Luoghi citati: New Jersey, New York, Stati Uniti