Il «Rapporto» che scotta
Il «Rapporto» che scotta Il «Rapporto» che scotta Tutti subito nello Sme Poi unificazione in tre fasi Il «Rapporto Delors» sul quale si misurano i Dodici a Madrid, è stato preparato da un comitato di «super saggi» presieduto dal presidente della Commissione europea e approvato circa un anno fa ad Hannover dal vertice dei capi di governo. Il «Rapportò» parte dall'assioma che «la creazione di un'unione economico-monetaria deve essere un processo unico» e che un impegno in tal senso comporta come condizione di partenza che tutti i Paesi della Cee entrino nel Sistema monetario europeo. E' questo lo scoglio: la decisione di entrare a far parte dell'unione in questo primo stadio implica la decisione di aderire ali intero processo. Il processo di integrazione prevede poi tre fasi: nella prima fase tutte le monete dello Sme saranno soggette alle stesse regole (oggi, ad esempio, l'Italia e la Spagna godono di una fascia più^ampia di oscillazio¬ ne) ma resteranno comunque possibili riallineamenti dei tassi. Il comitato dei governatori delle banche centrali emetterà pareri non vincolanti sulla politica valutaria e sulle decisioni che i singoli Paesi intendono prendere in tema di politica monetaria e creditizia dei singoli Paesi con l'obiettivo di arrivare alla formulazione di politiche quanto più possibile omogenee nell'ambito dei Dodici. Nella seconda fase entrerà in vigore un nuovo trattato, la cui preparazione dovrà cominciare immediatamente. In questo momento le grandi decisioni di macro-economia saranno prese a maggioranza. Saranno fissate regole precise, seppure ancora non vincolanti, sui disavanzi di bilancio e sul modo di finanziarli. Nello Sme resteranno possibili riallineamenti ma solo in situazioni eccezionali mentre saranno ristretti i margini é di oscillazione. Saranno comunque ancora le autorità nazionali ad avere la responsabilità delle decisioni finali. Nella terza fase sarà invece la Comunità a prendere decisioni vincolanti; essa potrà anche intervenire in materia di riaggiustamento dei bilanci nazionali quando questi dovessero minacciare la stabilità monetaria nella Cee. Nello Sme, infine, cesserebbe ogni possibilità di aggiustamento dei tassi di cambio tra le varie monete nazionali e sarebbero applicati i cambi fissi. » Jacques Delors
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