Libertà in forse per Ortolani

Libertà in forse per Ortolani II pm contrario: pericolo di fuga Libertà in forse per Ortolani La decisione del Tribunale attesa domani MILANO — n sostituto procuratore della Repubblica di Milano, Pier Luigi Dell'Osso, ha espresso parere contrario alla concessione della libertà provvisoria a Umberto Ortolani, costituitosi martedì scorso dopo oltre sei anni di latitanza in Brasile. La decisione spetta ora al presidente della terza sezione penale del tribunale, Bruno Apicella, che deciderà domani. n parere del pubblico ministero è obbligatorio, ma non vincolante per i giudici che dovranno decidere sulla istanza di libertà provvisoria presentata dai difensori di Ortolani, gli avvocati Giuseppe Carboni e Luciano Revel, quando il loro assistito era ancora in volo da San Paolo del Brasile verso l'aeroporto della Mal pensa. Non si conoscono le motivazioni addotte da Dell'Osso per giustificare il parere contrario, ma è probabile che queste non si discostino molto da quelle sostenute per impedire la scarcerazione del gran maestro della P2 Licio Gelli. Nell'analogo caso, il rappresentante della pubblica accusa aveva innanzitutto fatto prevalere le esigenze istruttorie. Per Ortolani, già rinviato a giudizio per la bancarotta del Banco Ambrosiano, resta aperta una indagine supplementare su alcune grosse uscite dall'istituto di credito di Roberto Calvi e approdate nei conti svizzeri dell'esponente della P2. Un'altra imputazione riguarda il concorso nella ban¬ carotta della Rizzoli-Corriere della Sera, di cui il finanziere era consigliere. Oltre che su queste due vicende, Ortolani potrebbe essere interrogato come teste sulla tragica morte di Calvi. Anche sugli altri tre requisiti previsti dall'ultima legge sullo stato di detenzione, pericolo di fu ga, pericolosità sociale e possibile inquinamento delle prove, non è escluso che Dell'Osso abbia fatto ricorso alle argomentazioni utilizzate in precedenti casi analoghi, tenendo conto in particolare delle polemiche seguite alla scarcerazione di Gelli. Sul pericolo di fuga, escluso dalla difesa, con la constatazione che Ortolani è rientrato ih Italia di sua iniziativa, il pubblico ministero potrebbe avere ritenuto la rimpatriata finalizzata a sbrigare faccende personali, forse neppure del tutto lecite, non districabili senza la presenza fisica dell'interessato. Una volta sistemati gli affari, il finanziere potrebbe decidere di tornare clandestinamente in Brasile, magari invocando due telefonate ricevute poco tempo fa, che lo invitavano a rinunciare al preannunciato viaggio in Italia, ed altre chiamate che appaiono tanto più inquietanti a motivo del silenzio di chi stava all'altro capo del filo. Infine Dell'Osso potrebbe avere prospettato la possibilità che Ortolani cerchi di inquinare le prove del suo coinvolgimento nella bancarotta dell'istituto di credito e della Rizzoli. (Agi)

Luoghi citati: Brasile, Italia, Milano, San Paolo