Scandalo Mapplethorpe

Scandalo Mapplethorpe Scandalo Mapplethorpe ALFREDO VENTURI Chissà se il senatore americano Alphonse D'Am.'to ha mai sentito parlare di un signore chiamato Josef Goebbels. O di una furibonda campagna che mezzo secolo fa, nella lontana Europa, mise alla berlina gli artisti dell'avanguardia. Il senatore D'Amato è uno che raccoglie firme tra i suoi colleghi parlamentari: lo fa per bloccare certe mostre di arte fotografica che proprio non gli vanno a genio. Più precisamente, D'Amato vuol convincere i legislatori degli Stati Uniti che quelle rassegne non meritano i contributi federali. Iniziativa legittima, s'intende: a parte qualche dubbio sulla competenza specifica del battagliero senatore. Ma ciò che sconvolge sono i modi, sono le parole. Ecco D'Amato che si produce nella plateale distruzione in aula di un catalogo di Andres Serrano. Eccolo definire «degenerate» le opere di Robert Mapplethorpe. Arte degenerata? Ora i casi sono due. O il senatore ignora che questa espressione è stata usata da Hitler, oppure lo sa benissimo, e nonostante questo la ripropone tranquillamente. Nel primo caso abbiamo una preoccupante lacuna culturale, sul secondo è inutile soffermarsi. C'è un altro parlamentare, Richard Armey, alle prese con la crociata contro le sovvenzioni dello Stato a questi «rifiuti intellettuali», come graziosamente li chiama. Anche Armey fa risuonare sinistre assonanze storiche nel Campidoglio di Washington, tempio delle celebrate libertà americane. Dice che non devono essere soltanto gli artisti a giudicare l'arte, e a valutarne l'accettabilità morale, ma anche «l'uomo della strada». Pare che rap¬ presentanti e senatori degli Stati Uniti siano attrezzatissimi, con tanto di collaboratori specialisti che li aiutano a impo stare il lavoro, a limare i discorsi. Sarebbe interessante sapere se Armey e i suoi esperti abbiano mai sentito parlare di un appello del regime nazista, quando lanciò la campagna contro gli artisti degenerati «Popolo tedesco, giudica tu stesso». L'arte fotografica di Serrano e Mapplethorpe ha aspetti duramente provocatori, sgradevoli, urtanti. Il primo ama dimo strare, attraverso la dissacrazione dei simboli, quanto il sacro sia di fatto profanato nella cultura americana contemporanea. Il secondo, ucciso dall'Aids pochi mesi fa, celebrava con l'obbiettivo una insistente erotomania omosessuale: anche questa, piaccia o no al senatore D'Amato, un elemento di fatto della società americana. In un Paese che vede la sua magistratura più alta, la Corte Suprema, negare che sia un crimine il rogo della bandiera nazionale, non è facile capire il furente moralismo di Armey e D'Amato. Costoro dovrebbero anche riflettere su un aspetto non secondario della questione. L'appello all'uomo della strada può essere insidioso. Quando Hitler e Goeb bels cercarono di promuovere il giudizio del popolo, organizzando la grande mostra itinerante dell'arte degenerata, mo bilitarono milioni di tedeschi. Nonostan te le rabbiose didascalie di condanna molti visitatori si riconobbero nelle tormentate tensioni figurative dell'avanguardia condannata, piuttosto che nel l'artificiosa serenità dell'arte ufficiale. Attenzione: c'è caso che molti americani si sentano rappresentati da Serrano, da Mapplethorpe meglio che da voi, censori del Campidoglio!

Luoghi citati: Europa, Stati Uniti