E l'Italia scopre di non essere Riva-dipendente

Lewis: «Avevo ragione a rifiutare il doping» ATLETICA Oggi in Francia il suo esordio europeo Lewis: «Avevo ragione a rifiutare il doping» «Johnson ha tatto bene a confessare» - Quest'anno privilegerà lungo e 100 SAINT DENIS — Cari Lewis è sbarcato ieri a Parigi, con l'ultimo volo da Houston via Londra, accompagnato dal fratello'organizzatore di viaggi, dal giornalista che lo segue da sei mesi per scrivere la sua biografia (che uscirà negli Usa nel giugno 1990), con tre valigie Louis Vuitton e uno scatolone contenente le maglie del Santa Monica Track Club, disegnate da Cari in persona. Dopo la decisione della federazione americana di non lasciar effettuare agli atleti del Santa Monica il tentativo di record del mondo nella 4x200 nell'ambito del quadrangolare Urss-Gbr-UsaDdr, che si disputerà oggi e domani a Birmingham, tutto il gruppo ha ripiegato sulla riunione di Saint Denis. I dissapori con il Tac, la federazione statunitense, sono sempre più aspri anche se Lewis minimizza la situazione. In ogni caso né lui né De Loach hanno preso parte ai campionati nazionali svoltisi a Houston lo scorso fine settimana, né hanno intenzione di gareggiare con la rappresentativa nazionale in Coppa del Mondo a settembre. Alla base di questa situazione c'è anche un contratto con la Kappa che il Tac avrebbe rifiutato al Santa Monica per 'conflitto di interessi-, dato che la stessa ditta è fornitore ufficiale della squadra statunitense. Se la guerra fredda caratterizza ormai i rapporti con il Tac, l'atmosfera nell'ambito della squadra è sempre ottima. Nel gruppo Cari Lewis ha anche imparato a dominare la timidezza dei primi anni. 'Si possono avere molte cose nella testa — dice—e non essere capaci di esprimerle. La comunicazione è un aspetto sul quale ho lavorato molto negli anni scorsi. A tutti i livelli della società è importante che la gente impari a comunicare meglio. In particolare gli sportivi sono uomini di spettacolo. La popolarità mi piace in quanto ci permette di regalare la felicità alla gente. E' una cosa esaltante vedere i bambini venirti incontro con gli occhi sgranali-. Proprio i bambini gli stanno molto a cuore. Devolve ogni anno alle opere caritative che si occupano dei ragazzi una parte dei suoi guadagni. E' il suo manager Joe Douglas che lo dice. Cari Lewis non ama dare pubblicità aliv. sue buone azioni. Ma il suo interesse traspare ancora nelle dichiarazioni sul doping e sul caso Ben Johnson. 'Sono felice che abbia ammesso di aver fatto uso di steroidi, penso che possa essere importante per i ragazzi che si avvicinano a questo sport. Se dovesse tornare a gareggiare dopo i due anni di sospensione sarei pronto ad affrontarlo, penso debba essere trattato come tutti gli altri atleti. Mi rimetterò alle decisioni della Iaaf per quanto riguarda l'annullamento o meno del record del mondo che stabilì a Roma. Non sta a me giudicare se un primato è giusto o meno. In questi anni non ho avuto alcun sentimento di frustrazione per il fatto che Johnson risultasse nelle tabelle come l'uomo più veloce del mondo; nella vita bisogna fare delle scelte e attenervisi. Io avevo deciso di correre restando pulito e sono fiero di questa scelta». Per quest'anno il sei volte campione olimpico concentrerà i suoi sforzi sui 100 e il lungo. 'Non correrò i 200 in gare individuali, invece farò più gare di lungo di quante ne abbia fatte finora. Non sono però in grado di fare previsioni sui risultati che potrò ottenere; non è nelle mie abitudini-. Lewis non si pone limiti cronometrici e nemmeno limiti di tempo alla sua carriera. 'Quando smettere è una decisione che dovrò prendere forse l'anno prossimo, forse tra due o tre anni. In ogni caso so che fisicamente nel 1992 sarei sempre capace di ottenere degli ottimi risultati-. Intanto prosegue l'esperienza musicale. 'E'molto simile allo sport, è un modo di comunicare con gli spettatori, ed anche per cantare occorre esercitarsi tutti i giorni». a. 1. Cari Lewis

Persone citate: Ben Johnson, De Loach, Joe Douglas, Johnson, Louis Vuitton

Luoghi citati: Birmingham, Ddr, Francia, Houston, Parigi, Roma, Urss, Usa