Fuser alla corte di Berlusconi

Geovani, che figuraccia contro un Milan-vacanza Fischiatissimi i brasiliani dai 5 mila di Monza Geovani, che figuraccia contro un Milan-vacanza Serata-no per il neo-bolognese - Annullato a Mussi il gol vittoria DAL NOSTRO INVIATO MONZA — Sicuri che fosse il Brasile e non la squadra aziendale della Fininvest con la casacca gialloverde? Per una diretta Tv, Berlusconi sarebbe capace di tutto. Purtroppo era davvero il Brasile, reduce da tre sconfitte in Europa (lunedì l'allenatore Lazaroni verrà licenziato) e con un carico di giocatori che per il bene del nostro calcio sarebbe meglio ignorare. Geovani, un mostriciattolo, sbaglia cinque palloni, si fa sempre anticipare e quando indovina un'azione il pubblico l'applaude generosamente. Proprio come facevano con Calimero, il pulcino nero... Chissà cosa avevano da raccontare i radiocronisti brasiliani che urlavano nei microfoni: sembrava una gabbia di matti il loro settore. Gepvani tocca un'altra palla e Nino Oppio, cronista di lungo corso, esclama: "Sembra Pecci». Gesticola e comanda come un ducetto dall'alto dei suoi 169 centimetri e a un certo punto Branco lo manda a quel paese. Sono famosi nel campionato brasiliano i suoi litigi. Con un uppercut ha rotto la mascella all'ex udinese Edinho ed ora rischia una condanna in sede penale. Sarà proprio il Geovani che costava 10 miliardi? Complimenti al Bologna che gli ha garantito 1 miliardo e 200 milioni d'ingaggio più una villa e una macchina di media cilindrata. Che voto al giocatore? No, che voto dobbiamo dare a Corioni (presente in tribuna) che l'ha comprato? Finisce tra i fischi il primo tempo: manco un tiro in por¬ ta dei brasiliani, alcune conclusioni a filo di traversa dei rossoneri che han fatto il loro dovere senza scomporsi. Vedendo Charles in azione abbiamo capito perché Borsano se ne è tornato a casa di volata; deve essere un gran bravo ragazzo ma il calcio è un'altra cosa. Silas, numero 10, quello che De Finis aveva scartato, giocherella ma probabilmente sta pensando ai guai dello Sporting di Lisbona, la sua attuale società, che è in bancarotta e sta vendendo anche i mobili della sede. Edu (Palmeiras) dimostra di avere qualche numerò ma non si sbilancia. Meglio non fare notare troppo la differenza coi compagni. Van Basten in mezzo a questi pseudo cariocas sembra appena sbarcato dalla luna: alla mezz'ora ne salta cinque poi Edu deve stenderlo per fermarlo. Mannari è un furetto imprendibile per Branco e soci: sfiora il gol ma Taffarel è molto attento e bravo, forse l'unico di questa armata brancaleone. Altro che biglietti a ruba: molti tifosi sono rimasti a casa. Avevano saputo del tutto esaurito, invece sugli spalti del «Brianteo» c'erano poco più di 5 mila persone. Oltretutto accolte da un classico temporale estivo che ha provocato un autentico fuggi fuggi. Pazienza, per il Milan si può sopportare questo ed altro. Certo tanto assenteismo dovrebbe indurre alla meditazione anche Berlusconi: c'è veramente nausea di calcio in questo momento, non si può tirare troppo la corda neppure con appassionati come quelli rossoneri. Sulle gradinate il solito striscione a favore dei tre tifosi in carcere per la morte del giovane romanista. Anche contro il Milanbaby, cioè coi vari Cappellini e Lantignotti, nonché Stroppa, rientrato dal prestito al Monza, i brasiliani non riescono ad imbastire un'azione decente e Pinato, subentrato a Galli, trova modo di sgranchirsi le gambe soltanto al 73' su calcio d'angolo. Ancora altri fischi, si confondono con quelli dell'arbitro; anche lui fischia a vanvera come all'84' quando annulla un gol a Mussi per fuorigioco. Che serata! Fortunati quelli che l'hanno vista in Tv: almeno c'erano gli spot. g. gand.

Luoghi citati: Brasile, Europa, Lisbona, Monza