Un colosso dei componenti

Un colosso dei componenti Tutto okay l'accordo Magneti Marelli-Matra Un colosso dei componenti PARIGI — Un bilancio dei primi due anni di attività della Ufima, la holding costituita all'inizio dell'87 da M atra e Magneti Marcili per dinamicizzare le proprie attività nell'accessoristica auto, è stato tratto ieri dal presidente di Magneti Marelli, Alessandro Barberis, e da Pierre Prieux, direttore alla direzione generale del gruppo Matra. Ufima, società di diritto francese di cui Magneti Marelli detiene il 65% e Matra il 35 (con la possibilità dì passare al 50), raggruppa in due rami le filiali dei settori dell' alimentazione motore (Solex e Weber) e quelle della strumentazione (Jaeger, Veglia Borletti e Cavis). Nei primi due anni di attività, ha detto Barberis, Ufima ha sottoposto tutto il complesso produttivo ad una profonda ristrutturazione, che ha portato tra 1*87 e l'88 a una riduzione degli stabilimenti (da 45 a 35) e del personale (da 20.982 dipendenti a 19.306), parallelamente ad un alimento del volume d'affari del 14% e ad una crescita del risultato netto del 57%. La strategia attuale del gruppo Ufima punta in due settori-base (alimentazione e strumentazione) a continuare la propria internazionalizzazione e avvicinarsi «per quanto è possibile all' eccellenza tecnologica». Su quest'ultimo punto, è stata lanciata una nuova fase di sviluppo dell'attività elettronica del gruppo franco-italiano, attraverso diverse tappe che vanno da un aumento al 50% della sua partecipazione in Marelli Autronica (che attualmente è detenuta per il 65% da Magneti Marelli e per il 25% dal ramo alimentazione di Ufima), ad un accresci¬ mento della collaborazione tecnologica con il gruppo Matra e all'instaurazione di rapporti privilegiati con dei fabbricanti di circuiti integrati. Nel 1988 Ufima ha realizzato una cifra d'affari di 8,9 miliardi di franchi, che nel 1989 dovrebbero salire a circa 10 miliardi. La produttività è aumentata del 2,8. MAGIRUS — Prosegue la crescita deUa Magirus di Ulma, controllata dalla Iveco del gruppo Fiat. Nei primi sei mesi dell'anno la produzione di autoveicoli industriali della Iveco Magirus è aumentata del 15% per complessivi 9400 autoveicoli. H fatturato è salito a 1,2 miliardi di marchi, mentre gli utili al netto delle tasse sono saliti a 35 milioni. Anche il volume degli ordini è aumentato dell'I 1% rispetto alla prima metà 1988 per complessive 11.500 unità.

Persone citate: Alessandro Barberis, Barberis, Borletti, Jaeger, Marelli, Weber

Luoghi citati: Parigi