«L'impegno dei privati per l'arte»
«L'impegno dei privati per l'arte» «L'impegno dei privati per l'arte» Agnelli a Madrid: spesi dagli imprenditori 800 miliardi per diffondere la cultura - «Una buona collaborazione con lo Stato» • Una società ei>oluta, come quella in cui viviamo, esprime non solo esigenze strettamente materiali, ma anche una domanda di cultura oggi sempre più diffusa ed universale. Corrispondere a questa domanda è ruolo primario della funzione pubblica, ma esistono in questo campo responsabilità che competono anche all'impresa privata-. Lo ha detto il presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, intervenendo a Madrid alla cerimonia della consegna del premio Juan Lladó. -Noi abbiamo la convinzione — ha proseguito — che la funzione economica non esaurisca il ruolo dell'impresa nel mondo di oggi, in cui lo sviluppo si manifesta come la combinazione di diverse esigenze, tutte ugualmente importanti. L'impresa, che ha un ruolo centrale nella nostra struttura sociale, deve in qualche modo essere impegnata nel servire la collettività e contribuire al generale progresso civile-. È ha aggiunto: «Anche se non può assumere ruoli che non le sorto propri, la sua azione è in molti casi determinante nel risolvere alcuni problemi e nell'affiancare l'opera del settore pubblico-. A questo fine essa può mettere a disposizione, oltre al sostegno finanziario, il suo contributo di esperienza organizzativa e di efficienza. Descrivendo la situazione in Italia, Agnelli ha rilevato che le recenti spese delle imprese private per la promozione di avvenimenti culturali ed artistici hanno raggiunto circa 800 miliardi di lire, oltre a risorse in uomini, strutture e tecnologie avanzate. «La collaborazione tra pubblico e privato — ha continuato Agnelli — ha già prodotto risultati di grande rilievo, creando un clima favorevole alla moltiplicazione delle iniziative-. Per quanto riguarda l'impegno della Fiat, Agnelli ha detto che essa ha sostenuto, 'organizzativamente e finanziariamente, manifestazioni importanti in Italia e all'estero. Continuiamo lungo questa linea, ma è oggi nostra politica principale quella di indirizzarci verso realizzazioni che non si esauriscano in un evento temporaneo, per quanto rilevante, ma costituiscano attività durevoli nel tempo. Questo è il senso della nostra iniziativa di Palazzo Grassi a Venezia, nel quale abbiamo creato un centro ^permanente di mosfre e attività culturali internazionali, gestito direttamente attraverso una società del nostro Gruppo-. Giovanni Agnelli ha infine consegnato all'imprenditore spagnolo Manuel Gomez de Pablos il premio Juan Lladó, promosso dall'Istituto de Empresa e dalla Fundacion José Ortega y Gasset, rilevando come esso evidenzi l'attenzione dell'imprenditoria spagnola nei confronti del rapporto fra imprese e cultura.
Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, José Ortega, Manuel Gomez
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