Maturità, rivincita di Manzoni di Raffaello Masci

Maturità, rivincita di Manzoni Delusione tra gli studenti: si aspettavano l'Europa e la Rivoluzione francese Maturità, rivincita di Manzoni Dopo le polemiche, il ministero propone agli studenti l'autore dei «Promessi Sposi» - Oggi le altre prove scrìtte Gli esperti: buone le trmte, ma il rìs€hio è la banalità ROMA — Galloni è stato promosso, sia pur con un voto non brillante. Le tracce dei temi scritte da lui personalmente (con l'aiuto di un ispettore della pubblica istruzione) sono infatti piaciute, nell'insieme (pur con qualche critica), sia agli insegnanti che agli' esperti. Quanto ai ragazzi, erano troppo presi per esprimere giudizi distaccati. Altra notizia: il criticato e quasi estromesso Manzoni, ha fatto la sua grande rentrée e con grande plauso. Secondo la migliore tradizione, un tema era letterario (quello sul Manzoni), uno storico (su Giolitti) e uno genericamente detto di attualità (sul rapporto tra l'uomo e le macchine). «La scelta degli argomenti è stata buona — dice Sandro Aldisio, presidente dell'Associazione presidi — e risponde a quelle che sono le esigenze di un esame: verificare la capacità del candidato di condurre un dìscorso solidamente impostato». Anche lo scrittore e insegnante Marco Lodoli concorda nel dire che le tracce «consentivano allo studente di esprimersi e di manifestare le proprie capacità dì scrit¬ tura». Ma ci si aspettava questi argomenti? Secondo Aldisio si dava per scontato un tema sull'Europa, mentre Marco Lodoli osserva che se al posto di Giolitti («negli ultimi dieci anni è comparso in varie salse più volte») si fosse puntato sulla Rivoluzione francese (celebrazioni a parte) si sarebbe offerta agli studenti l'opportunità di un discorso storico-politico più articolato e più vicino alla loro sensibilità, oltre che alle loro attese. Ma vediamo nei dettagli come sono stati giudicati i singoli temi. Quello che si è attirato le maggiori critiche è stato il primo (l'uomo e le macchgine): «E' il tema che si presta di più a chiacchiere inutili — dice il prof. Ignazio Baldelli, ordinario di Storia della lingua italiana alla Sapienza — su un argomento del genere si può essere indifferentemente apocalittici o integrati, va tutto bene. E' proprio un tema da riposante filmetto di tarda sera». Ma, si sa, un tema di salvataggio (per chi non si sentisse sicuro né sul Manzoni né sul Giolitti) ci voleva, «e allora tanto valeva dare quello di commento alla frase di Popper: mi sembra più adeguato», conclude Baldelli. Questo giudizio viene condiviso sostanzialmente da chi la maturità la sta vivendo sul campo: la prof.ssa Laura Fersini del liceo scintifico Nomentano di Roma: «O lo studente dispone di una grande ricchezza di dati e di strumenti critrici, oppure è difficile che un tema del genere possa sortire esiti di soddisfazione». Ma la via ardua verso la maturità, accessibile solo ai superpreparati, era quella che passava per il Manzoni. 'Capiamoci — dicono in sostanza i nostri interlocutori — il tema era accessibile e anche bello: ma quanti studenti hanno ricevuto la preparazione adeguata per svolgerlo?». Dice Marco Lodoli: «E'una traccia non sbagliata nella sostanza, ma inadeguata per i nostri studenti che conoscono le tragedie manzoniane solo attraverso brani antologici. Ora — continua Lodoli — un personaggio in tanto appare nella sua compiutezza in quanto il dramma viene letto e recepito per intero. Penso che nessuno studente, invece, abbia mai letto l'Adelchi completamente, se si considera che. è anche difficile reperirne una edizione recente». Ciò nonostante il tema sul Manzoni era bello, 'avendo la preparazione adeguata era probabilmente la traccia più interessante tra quelle proposte». Aggiunge lo storico Girolamo Arnaldi: 'Adelchi esprime tutta la simpatia del Manzoni per gli invasori longobardi visti nel momento del loro declino». 'Il problema vero — spiega Eleonora Toledo, del liceo classico D'Azeglio di Torino — è che Manzoni non si studia così approfonditamente come la traccia presupporrebbe, e soprattutto il Manzoni tragico». Quanto al caso Giolitti, è un tema -strano», secondo la definizione del prof. Arnaldi, 'perché pone Giolitti come superatore della grande crisi che lo aveva preceduto, ma mette poi la sua opera in relazione con l'ingresso dell'Italia nella prima Guerra Mondiale, senza tenere conto delle cause internazionali del conflitto. Direi — continua Arnaldi — che il tema propone una tesi da commentare più che una traccia da sviluppare: Secondo Laura Fersini il tema storico spesso rischia di essere scialbo, in quanto si limita ad una mera ricostruzione dei fatti: «Cosa che comunque non può essere rimproverata agli studenti, perché la consuetudine con la critica storica è assai limitata nella scuola». Non sappiamo quanto gli studenti abbiano apprezzato il quarto tema proposto al liceo classico, quello su Mecenate e il mecenatismo: un argomento non impossibile da affrontare, ma che certamente richiedeva una ricchezza di letture sul ruolo dell'intellettuale che, al massimo, può essere consigliabile per gli studenti ma certamente non obbligatoria. 'C'è anche un altro problema — dice Eleonora Toledo — e cioè che Mecenate si studia nel programma di secondo liceo e la ricostruzione analitica del momento storico, richiesta dalla traccia, avrebbe comportato quanto meno uno sforzo non indifferente di memoria. Comunque — continua — l'argomento è di grandissimo fascino. Io credo che sia il più bel tema dato quest'anno». Alle magistrali invece la disputa era sul bambino «tele¬ dipendente»: «Un fenomeno oggettivo e largamente studiato quello della teledipen-. denza — dice il prof. Gianfranco Bettetini, ordinario di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa alla Cattolica — ma anche altrettanto banalizzato. Io non so quante/ gli stiudenti delle magistrali siano in grado di dirimere la controversia sull'utilità o meno della televisione. Forse sono in grado di farlo, me lo auguro. Ma so anche che i fattori in gioco sono molti e complessi e che non basta genericamente lamentare l'abbandono dei bambini davanti alla tv. C'è addirittura una scuola di pensiero che sottolinea la positività del mezzo televisivo se opportunamente utilizzato. Il rischio è insomma di riproporre acriticamente dei luoghi comuni» così come poteva avvenire per il primo tema Oggi intanto si replica: gli studenti torneranno sui banchi per la seconda prova' scritta. Latino nei classici e nelle magistrali, matematica per lo scientifico, ragioneria per i commerciali. Prove specifiche per ogni altro tipo di: scuola. Raffaello Masci

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