La Ferrari dice basta: via Barnard di Cristiano Chiavegato

La Ferrari dice basta: via Barnard E' ufficiale: divorzio a fine stagione tra il progettista e Maranello La Ferrari dice basta: via Barnard L'inglese non ha accettato le condizioni della scuderìa - Assunto il tecnico argentino Scalabroni per i telai - Oggi si decide per Berger La telenovela è finita. Con una separazione consensuale. La Ferrari e John B amarci si lasceranno, ufficialmente, a fine stagione. Ma in pratica la scuderia di Maranello e il progettista inglese stanno già andando ciascuno per conto proprio. L'annuncio del divorzio è arrivato ieri con un comunicato Ferrari. Eccolo: -Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra il presidente della Ferrari, ing. Piero Fusaro, il responsabile della gestione sportiva, Cesare Florio, e John Barnard. La Ferrari ha ribadito, innanzitutto, a Barnard l'apprezzamento per la sua professionalità e per V apporto tecnico da lui dato al progetto, alla realizzazione e sviluppo della vettura impegnata in FI. Nel corso della riunione sono state esaminate varie ipotesi per la continuazione del rapporto ma su nessuna di queste è stato trovato un accordo. John Barnard ha assicurato^ la sua completa disponibilità fino alla scadenza dell' impegno assunto. La Gto, che rimane di proprietà della Ferrari, continuerà la sua attività come centro dì ricerca e di produzione tecnologica avanzata-. Successivamente la Ferrari ha emesso un altro comunicato: «Enrique Scalabroni sarà il nuovo responsabile della progettazione autotelai della Ferrari. L'ing. Franco Ciampolini è stato assunto in qualità di responsabile del settore elettronico». Altre due tessere nel mo- saico che riguarda il futuro della scuderia. Enrique Scalabroni è nato il 20 ottobre 1949 in Argentina, ad Alta Gracia nella provincia di Cordoba, e si è laureato in ingegneria meccanica presso l'Università tecnologica di Buenos Aires. Fatto curioso: non ha la patente e non ama guidare le macchine. Attualmente è alla Williams, fra i più stretti collaboratori di Patrick Head. Ma in passato aveva già lavorato con Dalla- ra, impegnato per le vetture di Formula 3 e per i prototipi Lancia. Un tecnico ben conosciuto, che parla italiano e che vanta una notevole esperienza. Scalabroni, tuttavia, non sarà il sostituto di Barnard, ma — come si è letto — avrà la responsabilità di un settore (telai, quindi sospensioni e magari un po' di aerodinamica). Così come l'ing. Massai è il «capo» dei motori, Hans Hahn dello sviluppo degli stessi e ora Franco Ciampolini (Magneti Marelli) dell'elettronica. Lo scoglio che ha fatto naufragare quasiasi possibilità di ulteriore collaborazione tra Barnard e la Ferrari, apparentemente, riguarda la collocazione del tecnico che non ha voluto andare a lavorare a Maranello secondo le esigenze della scuderia. L'inglese ha proposto delle alternative che però avrebbero creato soluzioni ambigue e comunque già frequentate, come una consulenza dall'Inghilterra con un responsabile tecnico in sede, magari il suo fidato Gordon Kimball. E così si sarebbe ricominciato da capo, con gli stessi problemi emersi durante tutto il rapporto. Meglio dunque dare un taglio netto. Adesso Fiorio, dopo avere faticosamente reperito i solisti, dovrà trovare un direttore d'orchestra. L'ing. Gian Paolo Dallara, il cui no¬ me era venuto fuori nei giorni scorsi, non sembra essere propenso a lasciare il suo eremo di Varano de' Melegari, anche se non è detta l'ultima parola. Non sono escluse sorprese. E poi bisognerà anche cercare un uomo per Guildford, per non disperdere le energie ed i mezzi spesi nel realizzare quella che era stata definita a suo tempo «l'antenna tecnologica inglese». Tanto per completare il quadro, entro poche ore si dovrebbe conoscere la sorte di Gerhard Berger. L'austriaco sembrava ormai fuori causa, ma ultimamente qualcosa deve essere cambiato, anche se l'ipotesi più probabile è sempre quella di un divorzio. In realtà Berger ha delle offerte, ma potrebbe non trasferirsi alla McLaren, che sembra essere interessata a Thierry Boutsen, il vincitore di Montreal. In questo caso Gerhard dovrebbe ripiegare sulla Williams. L'unico fatto certo è che il pilota di Innsbruck (pretese economiche e logistiche a parte) se dovesse rinnovare il contratto a questo punto dovrà dimostrare di meritarsi di restare alla Ferrari. Come possibili sostituti, al nome di Nicola Larini si è aggiunto quello di Riccardo Patrese. Ieri intanto Berger ha ancora girato a Fiorano, provando il motore alleggerito che dovrebbe esordire nella prossima corsa a Le Castellet. Chissà che non gli abbia fatto buona impressione... Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Alta Gracia, Argentina, Buenos Aires, Inghilterra, Innsbruck, Maranello, Montreal