La Terra rallenta, lo dicono i cinesi di Giancarlo Masini

La Terra rallenta, lo dicono i cinesi IL CALCOLO FATTO IN CALIFORNIA SULLA SCORTA DI ORACOLI DI 3000 ANNI FA La Terra rallenta, lo dicono i cinesi SAN FRANCISCO — Alcune antichissime «ossa oracolo», fra cui un pezzo di guscio di tartaruga, usate oltre tremila anni fa dai saggi cinesi per predire gli avvenimenti giornalieri d'interesse generale, quali l'andamento del tempo, sono state impiegate dagli studiosi del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena (Jpl), in California, per misurare con esattezza il moto di rotazione della Terra. Il risultato è stato eccezionale: la velocità di quel movimento a trottola del nostro pianeta Intorno al proprio asse, che determina la suddivisione dei giorni in 24 ore, sta rallentando. In parole povere, le giornate diventeranno sempre più lunghe. Non c'è da preoccuparsi: non vedremo, per questo, aumentare le nostre ore di lavoro. In termini umani, l'allungamento dei giorni non è e non sarà registrabile dai comuni orologi per almeno svariate migliaia di anni. Basta infatti pensare che, dal 1302 avanti Cristo ad oggi, la durata delle rotazioni è climinuita soltanto di 47 millesimi di secondo. E questo lentissimo ritmo di ritardo proseguirà. L'annuncio è stato dato al congresso annuale dell'American Astronomical Society, nei giorni scorsi ad Ann Arbor nel Michigan, dal dottor Kevin Pang, un astrofisico di origine cinese che lavora al Jpl ed ha diretto tutto il progetto di studio. La straordinaria ricerca è stata sponsorizzata dalla Nasa, dall'US Naval Observatory e dal Dudley Observatory ed ha coinvolto astronomi, matematici, fisici, esperti degli antichi linguaggi ideografici cinesi, nonché specialisti in calcolo elettronico. L'importanza dell'impresa, che ha richiesto anni di lavoro, non è dovuta soltanto ai risultati raggiunti, ma anche alla singolare metodologia adottata. E questa, fra l'altro, ha pure consentito di correggere alcuni errori storici. Ma la vicenda va raccontata da principio. L'esistenza e l'uso delle «ossa da oracolo» erano ignoti agli storici fino al 1899, quando un colto e ricco cinese che si era ammalato inviò un servitore dall'«apotecario» a prendere le medicine adatte. Uno dei rimedi inviato dal «farmacista» era un pezzo d'«osso del dragone». In quella scheggia lo studioso scoprì una scrìtta divinatoria in antica lingua cinese. Negli anni che seguirono dopo la scoperta di quel ricco cinese, vennero compiute molte ricerche e una vera «sorgente» di tali ossa venne trovata ad Anyang, una città situata 450 chilometri a SudOvest di Pechino, dove aveva sede la capitale dell'antica dinastia Shang. Gli scavi condotti dal 1920 al 1930 portarono alla scoperta di 25 mila di tali reperti, che passarono in custodia dell'Accademia cinese delle scienze. Nel 1949, alla nascita del regime comunista, le ossa divinatorie furono trasferite a Taiwan. Ma altri 350 mila esemplari sono ora custoditi in collezioni private o si trovano a Pechino in seguito agli scavi ripresi sotto MaoTseTung. I pezzi studiati dal dottor Pang e dai suoi colleghi, fra cui il professore di cinese antico alla Ucla (l'Università di California a Los Angeles), Hung Hisiang Chou, sono porzioni di gusci di tartaruga della collezione di Taiwan. In uno di essi c'è scritto: 'Divinatore Ko domanda se domani sarà nuvolo o sereno»; poi c'è segnata la data del cinquantunesimo giorno del ciclo dell'antico calendario cinese. Dall'altra parte dello stesso guscio è indicata la data del 52° giorno con la descrizione dell'osservazione di una eclisse totale di Sole. Secondo il nostro calendario — come è stato ricostruito col computer — era il 5 giugno del 1302 avanti Cristo. Il calcolatore ha anche consentito di dirimere il problema di un'altra data indicata per la stessa eclisse solare che sarebbe stata osservata il 4 mar¬ zo del 1250 avanti Cristo. Quale delle due date era quella buona? O erano ambedue sbagliate? Gli scienziati hanno eseguito allora un'altra serie di complesse elaborazioni matematiche con il confronto delle eclissi di Luna descritte sotto la dinastia Shang e poi — sempre via computer — hanno compiuto tutti i relativi calcoli astronomici in modo da avere l'esatto posizionamento della Terra, della Luna e del Sole nei vari periodi. La data buona è risultata appunto quella del 1302 avanti Cristo. n suggello finale è stato ottenuto con la creazione di un modello matematico al calcolatore elettronico, per stabilire a che velocità la Terra doveva ruotare affinché l'eclisse di Sole fosse visibile quel fatidico giorno dalla città di Anyang. Il tutto ha dimostrato che nel Quattordicesimo Secolo prima di Cristo le giornate erano più corte delle attuali di 47 millesimi di secondo. Giancarlo Masini

Persone citate: Chou, Dudley Observatory, Kevin Pang, La Terra, Naval, Pang, Shang, Terra