«Talamone crocevia del traffico di armi»
«Talamone crocevia del traffico di armi» L'accusa del giudice istruttore veneziano «Talamone crocevia del traffico di armi» Fra il 76 e l'80 dal porto toscano partirono carichi verso Sud Africa e Israele DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Un crocevia per l'invio di carichi di armi e munizioni a Paesi con cui il commercio era vietato: queste le caratteristiche, secondo il giudice istruttore veneziano Carlo Mastellonl, del porto di Talamone (Grosseto) tra il 1976 e 111980. Le vicende riguardanti lo scalo toscano sono emerse nell'inchiesta sul cosiddetto fenomeno delle «triangolazioni», condotta dal giudice Mas tenoni. I fascicoli sui presunti fatti riguardanti il porto di Talamone sono stati trasmessi in questi giorni dal magistrato veneziano ai colleghi di Firenze, competenti per territorio. Insieme agli atti, secondo quanto si è appreso, il dottor Mastellonl avrebbe inviato anche un rapporto di denuncia riguardante alcuni titolari di aziende produttrici di materiale bellico. Su quest'ultimo aspetto, che sembra destinato a crescere di tono, non sono però trapelati particolari. L'inchiesta del giudice ve¬ neziano pare riservare sempre nuove sorprese. Dopo l'invio a Roma di atti relativi alla posizione di due ex ministri per il Commercio con l'estero, Matteo Matteotti, socialdemocratico, e Riccardo Mlsasi, democristiano, attualmente sottosegretario alla presidenza del Consiglio! è emersa questa traccia che porta verso Talamone. Dal porto toscano, secondo quanto sarebbe risultato dalle carte esaminate da Mastellonl, sarebbero partiti tra il '76 e l'80 carichi con l'indicazione di Paesi dell'America Latina, come Brasile o Perù, ma destinati in realtà al Sud Africa e a Israele. Nelle precedenti fasi dell'istruttoria, Mastellonl aveva inviato alla magistratura romana altri rapporti relativi alle posizioni di Pier Giuseppe Beretta, presidente dell'omonima fabbrica di armi, del conte Agusta, presidente onorario della fabbrica di elicotteri, dell'ex consulente dell'azienda negli Anni 70 Vittorio Emanuele di Savoia, g. b.
Persone citate: Matteo Matteotti, Pier Giuseppe Beretta, Riccardo Mlsasi
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