A Bergamo la Lega «ruba» voti alla dc

A Bergamo la Lega «ruba» voti alla d La provincia bianca protesta «contro l'emarginazione delle vallate» A Bergamo la Lega «ruba» voti alla d DAL NOSTRO INVIATO BERGAMO — Il segnale era arrivato subito, già lunedi sera, quando si era conosciuto il primo risultato di un seggio. Dall'istituto PalazzoIo, seggio 191. dove gli elettori sono quasi tutte suore, 177 voti alla de e 5 alla Lega Lombarda. Pessimo segnale per una città e una provincia dove la democrazìa cristiana aveva la maggioranza assoluta. L'assalto della Lega ha sfondato anche tra le suore? Certo non ha incontrato ostacoli nelle valli. I commenti sono pieni di imbarazzo. -7o /'areno detto — osserva Giorgio Zaccarelli, sindaco de di Bergamo — invece di preoccuparci dei socialisti stiamo attenti alla Lega Lombarda. Li abbiamo sottovalutati ed ecco il risultato». La Lega è il secondo partito della provincia e dei 900 mila bergamaschi. Questa era nota come «l'anticamera del Vaticano», o la «sacrestia d'Italia-; ora è un'anticamera che si svuota, una sacrestia che si sbianca. Prevedibile, ma non da tutti previsto, il successo della Lega turba i partiti e disorienta la città. Preoccupa la potente Curia, a partire dal direttore dell'Eco di Bergamo, il quotidiano cattolico: •Il calo della de — scrive monsignor Andrea Spada — ha in gran parte un nome preciso: Lega Lombarda-. Monsignor Spada spera: -Es- sa è fatta in tanta parte sicuramente da gente nostra, antica nostra gente fedele. Il fondo loro non è cambiato, né si può pensare che sia sfuggila di, colpo la coscienza dì quello che soprattutto conta anche nella vita sociale e politica'. La Lega trionfa sulle strade della Val Soriana: da Ranica, appena fuori Bergamo, a Nembro. Selvino, Cene. Leffe, Gandino. elusone, Castione della Presolana. E in alta Val Brembana, a Mezzoldo, Valleve, Foppolo. Sono le piccole roccaforti della Lega. Spiegazioni? -Ho sentito dire — interpreta don Emilio Beloni, 42 anni, parroco di Mezzoldo — che se questa zona fosse una repubblica indipendente si starebbe meglio. Può anche dispiacere che non si voti più come vuole la Chiesa, ma forse è anche un bene: c'è libertà'. Giovanni Cattaneo, sindaco de di Valleve, non si è stupito. -E' un voto di protesta contro la politica italiana. E ' un voto giovane, almeno per | quel che ho visto qui*. NessuI no è salito a tenere comizi. ! Sono bastati un paio di volantini, le discussioni nei bar e qualche manifesto con il faccione di Luigi Moretti, eletto a Strasburgo con quasi 19 mila preferenze: "Si — era lo slogan — all'Europa che sposta il capitale e non i lavoratori. No all'Europa delle immigrazioni, della disgregazione e della droga-. Voto razzista? Su questa, che da sempre e l'accusa alla Lega, nessuno insiste. E' stato, piuttosto, un voto di protesta diffusa. -Tra le mille ipotesi quella del razzismo è proprio l'ultima — sostiene Emiliano Mondonico, allenatore dell'Atalanta — questi voti stanno ad indicare ai politici che c'è qualcosa che non va. E' il voto dell'insoddisfazione ai partiti-. Ma chi è in politica sfuma su questa caratterizzazione del voto alla Lega come protesta. •7 partiti non riescono ad individuare le nuove libertà e le esigenze delle popolazioni', sostiene Antonio Rodari, ex presidente dell'Ordine degli avvocati, ex capogruppo pli al Consiglio comunale di Bergamo, uno dei pochissimi ad ammettere il voto alla Lega. E conclude: «Non capiscono che i pendolari delle valli ne hanno le tasche piene: 3 ore per andare a Milano. Cosi non si obbedisce più: né ai preti, né ai partiti'. Giovanni Cerniti

Persone citate: Andrea Spada, Antonio Rodari, Eco, Emiliano Mondonico, Emilio Beloni, Giorgio Zaccarelli, Giovanni Cattaneo, Luigi Moretti, Spada