Sul «traditore» Benedikter l'ira della Svp di Giuliano Marchesini

Sul «traditore» Benedikter l'ira della Svp L'esponente dell'ala dura (candidato nella lista Federalismo) avrebbe fatto perdere voti al partito , ■ ■ — ■ —; 1 Sul «traditore» Benedikter l'ira della Svp La direzione l'ha deferito ai probiviri chiedendo la sua espulsione - Il «falco» ha raccolto 23 mila preferenze ; (anche al Sud) - E replica: loro hanno perso voti perché hanno tradito il nostro programma politico DAL NOSTRO INVIATO BOLZANO — Alfons Benedikter, l'uomo duro della Sùdtiroler Volkspartei, sorride da curi ti a un marzolino di fiori Si èanipd-c'he Evàìfclòtz;'' -pasionaria» dello Heimatbund («Lega Patriottica») gli ha messo sul banco all'aprirsi della seduta del Consiglio provinciale. Poco più in là Pietro Mitolo, -federale» missino di Bolzano, ha l'espressione dell'umor cattivo. Sono i due volti dell'effetto elezioni europee in Alto Adige. Benedikter, che s'è presentato nella lista per il Federalismo in accanito contrasto con il suo partito, ha provocato gran parte dello smottamento della svp, slittata fino al minimo storico. Mentre il msr ha avuto una perdita secca, che ha quasi toccato il 10 per cento in città nel confronto con le comunali del 7 maggio scorso. Regnali contrapposti nel panorama politico altoatesino post-elettorale. Alfons Benedikter. con l'appoggio pieno dello Heimatbund, ala oltranzista dello schieramento sudtirolese, ha finito per portare avanti un certo discorso a'irttrarisigenvsa .-ptar jìrib nell'imminenza i^della chiusura della vertenza per l'Alto Adige. E ha suscitato non pochi imbarazzi nella maggioranza della Svp. che aveva chiaramente invitato i suoi elettori a trascurare le impennate del «falco». D'altro canto la batosta subita dai missini arreca sollievo alla Volkspartei, e non soltanto al partito sudtirolese, perché può significare una gran caduta di tensione tra le popolazioni di lingua italiana e tedesca in Alto Adige. L'insuccesso dei missini diventa speranza per gli altri. Ma per la Volkspartei c'è il risvolto amaro, per via dei risultati ottenuti dal ribelle Alfons Benedikter. Lui, Benedikter, mostra la sua soddisfazione per le 23 mila preferenze ottenute in tutta Italia, compreso il Sud. Non andrà a Strasburgo, per il momento: il posto al Parlamento Europeo per il Federalismo lo prenderà Mario Melis, il rappresentante sardo. Ma secondo un accordo per la rotazione, dovrebbe toccare anche a Benedikter occupare yist un certo periodo il seggio di Strasburgo. E là il «falco» finirebbe per «scontrarsi» con Joachim Dalsass, parlamentare uscito dalla lista della Svp. "Comunque, io ho ripetuto che non volevo andare a tutti i costi a Strasburgo. Il discorso era un altro: si trattava di resistere contro la chiusura del pacchetto per l'autonomia dell'Alto Adige praticamente deliberata dal direttivo della Volkspartei. E ho avuto successo perché certa gente mi ha capito, e dopo quarantanni northavotfrto Ujimbolodelléfslillà alpina-. V Conseguenza Immediata, il deferimento di Alfons Benedikter ai probiviri della Svp da parte della direzione del partito, con richiesta di espulsione: si concluderebbe, così, un lungo -braccio di ferro». Lui risponde imperterrito: -Ai probiviri ripeterò che la maggioranza della Volkspartei ha tradito il suo programma politico. Che cosa farò se sarò espulso? Ci sto ancora peiisando, ma deciderò presto-. Due prospettive, di fronte a Benedikter: unirsi agli oltranzisti dello Heimatbund o fondare un nuovo partito. Luis Durnwalder. il «delfino» di Magnago, cerca comunque di non drammatizzare: -In fin dei conti, Benedikter ha intrapreso questa campagna elettorale come rappresentante della Svp. E sono convinto che quel che abbiamo perduto adesso ci verrà restituito in un'altra occasione: una volta fuori dal npstny,pgglita,, tenfQj.-^ ktèrtvfaTRsl&irìfaTvTnTnor seguito. Una certa amarezza resta. Ma io sono anche contento, perché sono andati indietro i missini: questo per noi e un successo-. • Quelli che ci sorto mancati stavolta — commenta Pietro Mitolo — sono voti in libertà: quando siamo impegnati per problemi locali, molta gente vola per noi. Quando ci sono altri motivi, è tutto diverso-. Intanto, e andata così. E dall'altra parte ridono i verdi, che sono andati ancor più avanti, contribuendo in una certa misura alle perdite della Svp. -La nostra ipotesi e uscita dalle catacombe-, dice Alexander Langer. rappresentante di quella lista alternativa interetnica che vede un futuro di pacifica convivenza per l'Alto Adige. Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Magnago, Strasburgo