Il pli accusa Pannella di «furto» di Augusto Minzolini

Il pli accusa Pannella di «furto» L'alleanza laica rischia di sciogliersi dopo l'insuccesso elettorale Il pli accusa Pannella di «furto» Ma la polemica non è solo contro il leader radicale - De Lorenzo: La Malfa deve dimettersi per lasciare il posto a Elda Pucci - E la minoranza di Biondi e Costa chiede le dimissioni di Altissimo ROMA — Renato Altissimo non e andato a Strasburgo e ora traballa sulla poltrona di segretario. Giorgio La Malfa deve spingere il pedale del freno sulla prospettiva della federazione laica. Marco Pannella finisce sul banco degli imputati con l'accusa di aver portato pochi voti. Insomma, l'alleanza laica rischia di sciogliersi al sole di giugno. Il brutto nsultato riportato nel voto europeo ha ridato fiato nel pli e nel pri a tutti quelli che avevano accettato storcendo il naso la scommessa deUa federazione. La minoranza liberale di Alfredo Biondi e Raffaele Costa ha chiesto espl.citamente le dimissioni del segretario. Bruno Visentini parla con il tono di chi l'aveva detto E ai segretari dei due partiti. La Malfa e Altissimo, non rimane che prendere tempo per far raffreddare gli animi. Cosi, anche i sostenitori più accesi dell'alleanza laica, volenti o nolenti debbono accettare questa battuta di ar¬ resto. Ieri mattina. Altissimo e La Malfa hanno fatto il primo punto sulla situazione. L'analisi sulle cause di quella che può ritenersi una vera e propria sconfitta è comune: c'è stato poco tempo per far digerire all'elettorato tradizionale dei due partiti la presenza di Pannella: l'apporto radicale, sul piano dei i voti, e stato molto inferiore alle aspettative. Alla fine si I sono lasciati con l'intesa di j non assumere decisioni afI frettate: non si può gettare i dalla finestra una politica su ! cui i due partiti hanno puntato tutto. Entrambi, comunque, iniziano ad avere più di un dubbio suU'opportunità di mantenere in vita U rapporto con Pannella. Nel caos generato dall'insuccesso, comunque, c'è anche il rischio che tra pri e pli si apra un vero e proprio contenzioso. Pomo della discordia potrebbe diventare Elda Pucci. I liberali vorrebbero che La Malfa lasciasse il posto a Strasburgo all'ex sindaco de di Palermo, prima dei non eletti nella circoscrizione Nord-Est.-Anche noi abbiamo dato un contributo elettorale — dice, con toni quasi ultimativi, il vicesegretario Francesco De Lorenzo — e ritrovarci ora senza un rappresentante al Parlamento europeo è un furto-. Ma il segretario repubblicano non ha ancora deciso. Pure PanneUa è nel mirino liberale. I toni della polemica sono alle steUe: -E'inutile nasconderlo — accusa De Lorenzo —. ha rubato i nostri voti'. 'Se dice questo — risponde PanneUa — si copre di ridicolo-. Cosi il progetto deUa federazione sembra essersi impantanato tra polemiche e paure. Solo PanneUa. e pochi altri, rilanciano questa prospettiva. -Vedrete — è la previsione del leader radicale— .perora hanno seppellito questa politica, ma tempo sei giorni saranno costretti a farla resuscitare". Nei due partiti la posizione del lea¬ der radicale è condivisa da chi si è esposto di più neUa campagna elettorale. -La verità — dice il repubblicano Stenlio De Caroli — è che non siamo stati decisi abbastanza. Perché, ad esempio, non abbiamo presentato Pannella in tutte e cinque le circoscrizioni per assorbire il voto radicale?-. •Dobbiamo metterci in testa — gli fa eco suU'altro versante Beppe Facchetti — che iniziare con un partito del 4,4 per cento è meglio di niente, altrimenti torniamo a sbagliare tutto-. Ma i vertici, per ora. pensano soprattutto a leccarsi le ferite. Giorgio La Malfa non ha grossi problemi intemi: gli basterà accettare l'invito alla cautela che gli •viene dai vecchi del partito. Spadolini e Visentini. Più difficile è invece la situazione di Altissimo. Ieri, in gran segreto, in una stanza deU'Hotel Ambasciatori il segretario liberale ha riunito tutti i capi deUe correnti inteme che fanno parte della sua maggioranza (Egidio Sterpa. Francesco De Lorenzo. Attilio Bastianini. Antonio PatuelU). Con il viso più pallido del solito. Altissimo ha ammesso la sconfitta. Poi, tra un'imprecazione verso Pannella e qualche frase aU'insegna dell'orgoglio di partito, U vertice del pli ha tracciato le linee del piano di emergenza che dovrebbe salvare il partito dall'estinzione. L'idea è quella di rientrare a lutti i costi nel prossimo governo, magari, cambiando ministero e ministro (Valerio Zanone andrà aUa presidenza del partito e lascerà il posto a De Lorenzo l. Nella riunione nessuno ha posto il problema deUe dimissioni del segretario. Ma. in coda. Battistuzzi e Patuelli hanno fatto un accenno alla questione dell'-immagine del segretario-. E dopo la soluzione della crisi di governo non è detto che quel discorso non possa tornare a galla. Augusto Minzolini

Luoghi citati: Altissimo, Roma, Strasburgo