Secondo Waterloo per Jaruzelski

Secondo Waterloo per Jaruzelski ballottagli Secondo Waterloo per Jaruzelski Agli uomini di Walesa è sfuggito soltanto uno dei seggi che spettavano all'opposizione - Un membro del Politbjuro ammette: il poup è di fronte ai problemi più gravi della sua storia DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — Solidarnosc consegna alla storia le prime elezioni semilibere in Polonia. Puntava al traguardo di 161 deputati e cento senatori, l'ha centrato al 99 per cento, un successo folgorante, di gran lunga superiore alle aspettative covate nel cuore da dieci anni, ora il sindacato indipendente potrà tenere in scacco il traballante monopolio esecutivo del potere comunista. E così, a poche ore dalla conclusione del turno di ballottaggio l'opposizione ha subito disposto l'avvio di una spettacolare offensiva diplomatica inviando a Londra il suo numero due. Nella capitale inglese Bronislaw Geremek, consigliere principale di I,ech Walesa, incontrerà la signora Thatcher ed il ministro degli Esteri Howe per illustrare i dettagli del piano di rinascita economica approntato dagli esperti del Premio Nobel di Danzica. Una «proposta tecnica» che mira al reperimento di 10 miliardi di dollari sui mercati finanziari occidentali, circa un quarto del debito estero polacco, da destinare ad imprese industriali a capitale misto. Sottoposto unilateralmente la scorsa settimana al presidente francese Mitterrand durante la visita a Varsavia, il progetto adesso ha ottenuto l'avallo delle autorità, di fatto significa rinvestitura ufficiale ad agire per conto della Polonia stando alla conferma del portavoce del partito guida Jan Blsztyga. L'affluenza alle urne registra il minimo assoluto per il blocco orientale abituato ai trionfi delle cifre plebiscitarie. Appena il 25 per cento del corpo elettorale, ossia ben 19 su 27 milioni di polacchi non sono andati domenica alle urne, ma l'assurdità del meccanismo dì voto ha comunque affidato alla minoranza della popolazione 11 mandato dì completare la maggioranza parlamentare governativa venuta a mancare il 4 giugno. Lo scrutinio, benché ormai privo di interesse, sarà concluso in giornata, però si sa già che sono passati con una manciata di suffragi 1 candidati in corsa al Sejm nelle sei Uste governative che si disputavano i 299 seggi previsti da¬ gli accordi della «tavola rotonda» tra potere ed opposizione. L'unica suspense riguardava l'assegnazione del nove posti riservati a Solidarnosc. Ebbene, i walesiani 11 hanno conquistati tutti meno uno confermando la brutale sconfitta del regime. Entra nella Camera dei deputati 11 dirigente locale del sindacato libero di Bydgoszcz che ha battuto con largo margine il «fratello rosso» del cardinale Glemp, primate di Polonia, promossi inoltre sette senatori su otto. La mosca bianca che ha arginato per un soffio la travolgente affermazione di Solidarnosc è un miliardario senza tessera, si chiama Henryck Stoklosa, da anni boss di Pila, piccolo centro rurale della Pomeranla occidentale a Sud di Stettlno. In passato doveva la sua lugubre notorietà quale centro di addestra- mento degli Zomo, i famigerati reparti della polizia speciale che intervennero sul Baltico durante la legge marziale del 1981, oggi Pila risplende nella fama di Stoklosa, prospero proprietario della più avviata azienda agricola del posto, uno stabilimento modello con negozi e clinica privata riservati al dipendenti Premiati con paghe altisonanti in un Paese mortificato altrove dal carovita che proprio da Ieri subisce l'ennesima stangata (sono raddoppiati 1 prezzi di numerosi generi alimentari di prima necessità), hanno ricambiato il favore del padrone rifiutando le promesse di Solidarnosc a migliorare il benessere già acquisito. Archiviato il voto, premono intanto alle porte le scadenze istituzionali. Entro 11 fine settimana 11 Parlamento bicamerale, benché manchi la sede che ospiterà 11 neo-Senato, procederà all'elezione dei Presidenti dei due rami. Per l'Assemblea nazionale circola il nome di Mlkolaj Kozakie wicz, sociologo, membro del partito contadino filogover¬ nativo, uno dei due promossi nella «lista nazionale» di regime affondata al primo turno di due domeniche fa, mentre la più alta carica senatoriale verrebbe affidata ad Andrzej Stelmachowskl, presidente del Kik, il prestigioso circolo dell'intellighenzia cattolica. Poi 1129 giugno, ai riunirà il plenum del comitato centrale con una complessa agenda di lavori: indicare il futuro segretario del partito (forse il primo ministro dimissionario Rakowski), designare il Capo del governo (pare l'astro nascente del riformisti Alexander Kwasniwski, 35 anni ministro della Gioventù, oppure l'anziano economista Wladyslaw Baka, pure gradito agli innovatori) e ratificare la scontata riconferma a Capo dello Stato del generale Jaruzelski. E soprattutto la preparazione di un congresso straordinario del partito che dovrà tenersi entro l'anno. Come ha detto Leszek Miller, un membro del Politbjuro, "il partito comunista si trova davanti ai problemi più seri mal emersi in tutta la sua storia». Piero de Garzarollì

Luoghi citati: Danzica, Londra, Pila, Polonia, Varsavia