E' un miracolo «Amori in corso» Fatto per la tv conquista le sale

E' un miracolo «Amori in corso» Fatto per la tv conquista le sale Giuseppe Bertolucci parla del film che uscirà la prossima settimana E' un miracolo «Amori in corso» Fatto per la tv conquista le sale Presentato a Salsomaggiore, ha accolto tali consensi da trovare un distributore ROMA — Esce in Italia la settimana prossima, prima a Roma, Firenze e Milano, poi nelle altre città Amori in corso, piccolo film di Giuseppe Bertolucci, ormai non più solo (rateilo minore di Bernardo. Film nato per la televisione. Amori in corso, presentato al restivai di Salsomaggiore, è piaciuto tanto da convincere Vania Traxler a prenderlo per l'Academy e a distribuirlo nelle sale. Curiosa storia. In un momento in cui in Italia non si trova lo spazio necessario a far uscire i film destinati al cinema e l'intasamento delle pellicole è tale da aver fatto riaprire il dibattitto sulle multisale, un film tv conquista sul campo il diritto alla sala cinematografica. Giuseppe Bertolucci una sua spiegazione ce l'ha. •Bisognafarfìlmonesti, capaci di esprimere le idee dell'autore, allestiti e realizzati con ogni cura. E non importa sapere se si lavora per il piccolo oppure per il grande schermo: non si deve avvertire il peso dei condizionamenti. E'ut sola salvezza del cinema d'autore europeo di fronte all'avanzata del prodotto della cinematografia americana-. Scritto agli inizi degli Anni Ottanta e poi chiuso in un cassetto, costato appena ottocento milioni, il prezzo di un appartamento in un quartiere di Roma, girato in una villa intorno a Parma dove Bertolucci respira un'aria di casa, prodotto dalla struttura di Leto della seconda rete Rai, Amori in corso, dialogo fra tre ragazze intorno agli uomini, è interpretato da Stella Vordemann, studentessa di storia dell'arte, Francesca Prandi, ballerina di danza moderna, e Amanda Sandrelli, una delle poche «figlie di» capaci di autonomia. La fortunata accoglienza da parte dei critici di Salsomaggiore, dice Giuseppe Bertolucci, Io ha sorpreso e lusingato. -Ma un motivo c'è. Anzi ce ne sono un paio. Il primo è che questo è un film nato nelle pieghe della produzione seriale tv: è un prototipo sfuggito ai megaprogetti che tendono alla standardizzazione. La seconda è che a me piace fa'" film di poco costo, misurarmi con le esigenze di mercato, sapere esattamente quanto potrò avere a disposizione prima di immaginare una storia: non lo sento come un limite alla creatività ma anzi come il necessario contenitore di ogni fantasia-. Perché progetta in piccolo? •Non so. Vorrei arrivare al pubblico attraverso l'accumulazione: una strada seguita prima di me da Truffaul, dal nuovo cinema tedesco, perfino da Olmi e dai Taviani. Non aspiro al kolossal, aspiro a un mio spazio preciso in testa alla gente-. Un'ambizione assai diversa da quella di suo fratello? -Mio fratello per sfida e per nostalgia sogna di far rivivere all'europea il grande cinema hollywoodiano che seduceva vaste platee. Sono per natura un minimalista: sogno una rassegna di tutti i miei film che conquisti quella fetta di pubblico alla quale mi rivolgo-. In quali titoli si riconosce di più? -Direi in tutti. Certo in Berlinguer ti voglio bene. Segreti segreti Oggetti smarriti e questo Amori in corso». E adesso che sta facendo?-Faccio preventivi. Come un pittore studia la tela che ha a disposizione prima di fare un quadro, cosi io studio cosa mi viene offerto per fare il mio nuovo film. Faccio i conti. Non ho fretta-. si. ro.

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