Borsano: «Meglio 2 punti che Charles» di Gian Paolo Ormezzano

Borsano: «Meglio 2 punti che Charles» Borsano: «Meglio 2 punti che Charles» Deluso dal brasiliano pensa alla salvezza TORINO — Nell'antistadio di vìa Filadelfia la gente granata accarezzava il torpedone come si accarezza un grande cavallo. I giocatori dovevano salirvi per andare ad Asti. La gente non era molta, ma compresissima. Aveva visto tutto l'allenamento, applaudendo sopratutto l'impegno di Edu e le parate di Lorieri. Oltre che l'ingresso in campo di Borsano e di Zago. che ha una gamba che sembra un grissino, ma grissino piemontese, di quelli speciali. Borsano ha lasciato il Filadelfia mentre i giocatori riempivano il torpedone. Aveva appena finito di parlare, con noi e con altri, del Torino che oggi deve battere l'Inter. •Secondo me si può vincere, secondo me è più difficile passare a Lecce che qui. La partila contro l'Inter è difficilissima, ma sarei disonesto se non ammettessi che mancano i due tedeschi, e anche Riccardo Ferri, e che il Torino può approfittare di questa prima sua vampata di fortuna in tutto il campionato-. Borsano ha fede e realismo insieme: -Si. adesso siamo la squadra più motivata del torneo, peccato che questa motivazione sia arrivata tardi-. Ci è sembrato sognatore il giusto, spoetizzato il giustissimo: -Afi pare doveroso sperare nella grande performance, che secondo me è alla porlata della squadra, anche contro un'Inter che è comunque fortissima e che non regala niente. Ma se in certi momenti è necessario vivere^ sognando; cfórion può essere un obbligo costante. Senza nessun sogno, ma con fiducia e realismo mescolati bene insieme, dico che firmerei sin d'ora per uno spareggio con la Lazio-. Ieri Borsano ha accettato anche il giochetto dei se e dei ma rapportati alle faccende altrui. -Nel senso che la partita chiave, ovviamente dopo la nostra con l'Inter, potrebbe essere Milan-Ascoli: se il Milan vince poi l'Ascoli gioca alla morte, in casa l'ultima domenica, contro la Lazio. Certo che e duro dover sostare su questi pensieri, dover insomma dipendere dagli altri, dover patire il gioco degli altri al di la del confronto diretto-. Il presidente del Torino ha accettato anche una domanda brutta: se l'ipotesi di un Torino in serie B non sia coltivata con diciamo fervore da molte squadre, perché e pensabile che la squadra granata diventerebbe, in tal caso, preda più facile da smembrare nel mercato.-E'una ipotesi sbagliata, e intanto e un'ipotesi che ha fondamento. Voglio dire che qualche club ci può effettivamente pensare in svendita, e magari fare di tutto perché ìioi si vada in fi. poi pero i'/ calcolo cattivo finisce, perche io mi arrabbio e non vendo, e l'ipotesi diventa aria fritta. Per que¬ sto, perché l'ipotesi non venga coltivata con accanimento, ho chiarito che Muller rimane comunque: è un punto di partenza, dello squadrone per la A o della squadra per il ritorno in A. Al limite della mia eventuale arrabbiatura, potrebbe anche restare Cravero. che ha tanto di contratto con noi-. E Fuser, che dicono vicinissimo al Milan? 'Il club rossonero ce lo ha richiesto, e non una sola volta. Ma vale anche per lui. e magari specialmente per lui, il discorso che ho fatto pochi secondi fa-. Borsano ieri l'altro è andato, con Casasco, in aereo a Copenaghen per vedere il Charles brasiliano buono soltanto in caso di A. *Un bel viaggio, ho pilotato io andata e ritorno, due ore e si cambia mondo, siamo ripartili a mezzanotte e il cielo era ancora pieno di luce. Seguivamo Charles da due rnesi, la partita del Brasile contro la Svezia è stata strana, molle, lui ha fatto poco, non so come si potrebbe adattare al nostro calcio. Mi è sembrato poco reattivo, molto assente. Ci ripenseremo. Adesso penso all'Inter, farò come sempre un po'di vigilia ad Asti-. Hanno parlato a lungo, lui e Muller. rimanendo a centro campo dopo che tutti erano già in doccia. In un angolo, moglie e figlio (con tata) di Muller picniccavano sul verde che fu pestato da capitan Valentino. Muller è uscito pieno di sorrisi dal colloquio con Borsano: su Charles? sull'Inter? su tutto? Gli abJjiamo'chiesto se hanno anche parlato dì donne, il presidente ha detto che le danesi gli sono parse bellissime. -Di tutto-. Non troppa gente, ieri, ma una campionatura perfetta della tifoseria. I vecchi del Filadelfia, i giovani turchi, persino le ragazzine dell'ultima leva, proterve di minigonne e dolcissime di sguardi. Tutti hanno capito tutto, giocatori in debito fendono questa gente e sono come corrosi dal silenzio, altri avvertono sospiri affettuosi, bramiti di speranza, deleghe di buone cose da fare assolutamente, oggi e domenica prossima. E' il popolo del Toro, nel villaggio residenziale chiamato Filadelfia. Nel villaggio uno in carrozzella, Aldo Riviezzo, venticinque anni, da sette li sopra dopo che un'auto lo ha investito e trattato -come i bambini fanno con il pongo-. Era portierino dell'Alessandria, venticinque operazioni, una per togliergli un rene, non gli hanno tolto la voglia di vivere con il Toro, vivere di Toro. -Seguo la squadra dappertutto, Borsano e già un grande presidente, forse i miei amici si salvano, io comunque non li mollo-. L'idea e che comunque nessuno del villaggio molli la squadra, anche se in B: ma proprio perché ha tifosi cosi, la squadra non deve retrocedere. Gian Paolo Ormezzano