Toro al bivio: la vittoria o la resa

Toro al bivio: la vittoria o la resa La sfida cori?Inter campione pone i granata di fronte a un obbligo pesante Toro al bivio: la vittoria o la resa La ritrovata fiducia scuote la squadra ■ Vana: «Ci giochiamo la vita» - Comi in panchina; conferma del centrocampo che è piaciuto a Como TORINO — n clima del Filadelfia, ieri, era per alcuni da salvezza raggiunta. Quindi pericolosissimo. Discussioni su come si fa a non stuzzicare troppo l'Inter e colpirla ali '8 5 ' quando avrà poco tempo per la vendetta. Fra i tifosi, garanzie di appoggio dalla Maratona e altrove (prevendita sui 200 milioni, speranza di 35 mila spettatori). Borsano parlava di Charles (il brasiliano), di Geovani e Branco. In tanti ad ascoltare discorsi utili solo a passare il tempo. Il presidente aveva preferito volare (venerdì) a Copenaghen saltando un giorno di parole di speranza. I trasferimenti? Che siano da definire dopo Lecce. Parlarne già stasera sarebbe spiacevole. Questi i lati preoccupanti di una vigilia tesa, delicata. Positive, per contro, l'allegria (era ora, dopo settimane di mutismo totale) dei giocatori in allenamento al Filadelfia prima del trasferimento ad Asti, e la concretezza (frutto della chiarezza di idee) di Sergio Vatta. Che ha felicemente contagiato 1 giocatori. Silvano Benedetti, un esempio, ha ritrovato il sorriso: -Aver segnato a Como mi fa bene, meglio ancora però il clima dentro e attorno a noi. Dovrò marcare Serena? So che sarà un pomeriggio difficile, ma andremo in campo per vincere: Edu, assalito da ragazzini a caccia di autografi, sente che attorno a lui l'atmosfera è cambiata: 'Sono di nuovo un calciatore: Da Muller in di- visa da mare (maglietta e bermuda) dopo aver giocato molto con i compagni ed un poco con il figlio e la signora Jussara, la promessa già rispettata a Como: 'Segnerò un gol". Antonio Comi con volto disteso, malgrado oggi lo aspetti la panchina. Vatta che spiega: «Vorrei confermare il centrocampo di domenica scorsa, con Ezio Rossi più avanti mi è parso tonico. Comi per una volta può aspettare. Almeno all'inizio. Ai giocatori spiego tutto prima, un antidoto contro le tensioni: Non dovrà spiegare nulla a Landonio che ieri in allenamento ha accusato la frattura dello scafoide della mano destra. Ancora Vatta, a fare il punto. Ha altro da dire alla squadra, dopo la strigliata cosmica che ha cambiato l'atmo¬ sfera? -C'è sempre da puntualizzare qualcosa. Ci sono padri ottimi, che hanno paura di strigliare i figli nel timore di perdere la loro fiducia, la loro confidenza. Io ho cercato di dire la verità, come con i ragazzi della Primavera. Anche questi sono ragazzi. Con problemi diversi. La famiglia, il procuratore, i dirigenti. I soldi? Certo vale di più perii mondo, e guadagna di meno, un premio Nobel. Ma il calciatore ha avuto un regalo da madre natura. L'importante è che i forti guadagni siaìio l'incentivo di una vita da professionista. Non tollero chi sfugge alla regola: La partita adesso. Vatta, un'altra volta, non nasconde la verità: 'Non è una partita come un'altra. Cerchiamo un piccolo miracolo. Nessun obbiettivo intermedio. Dobbia¬ mo vincere per sperare. Tra noi e la speranza c'è la squadra di Trapattoni. Brehme, Matthaeus e Riccardo Ferri fuori? Sulla carta un vantaggiò, ma i nerazzurri hanno già superato domeniche di emergenza. Dobbiamo essere un gradino sopra sul piano dinamico, perché su quello tecnico sono più forti. Oggi il Toro si gioca la vita, deve giocare da Toro: Ma la squadra ha forza per imporsi atleticamente? 'Nelle gambe c'è ancora qualcosa, e molto nella testa-. Cravero? «E' guarito, e psicologicamente ha recuperato in pieno: L'Inter ha atteso la partita a casa Pellegrini, nell'hotel di Vili ai Pero sa (quello dei ritiri bianconeri) di proprietà del presidente nerazzurro. Trapattoni non illude il Toro: •Abbiamo assenze importanti, ma la forma generale è ottima-. E risponde a certe speranze granata: -L'Inter non ha bisogno di essere stuzzicata per fare il suo gioco'. Insiste su una filosofia da scudetto in tasca: 'Basta con gli ammazzacavalli, con chi pensa solo a picchiare. Nel calcio la chiave è ragionare'. Ai nerazzurri spiace dover «mandare giù- il Toro. Serena, che non ricorda più la maglia granata, dice che non c'è tempo per i sentimentalismi. Oggi a mezzogiorno a Moncalieri. festa degli Inter Club piemontesi presenti i due Pellegrini e Giuliani. I granata sperano che si sfoghino a tavola. Bruno Perucca

Luoghi citati: Asti, Como, Copenaghen, Filadelfia, Lecce, Moncalieri, Torino