Sorpresa, è a Rimini il mare più pulito di Fabio Galvano

Sorpresa, è a Rimini il mare più pulito Dossier scientifico della Cee premia l'Italia: P84% delle spiagge è nella norma, meglio di Francia e Grecia Sorpresa, è a Rimini il mare più pulito Nelle acque della Romagna è stata trovata la minor percentuale di microrganismi pericolosi - Bene Veneto, Toscana e Liguria, un po' meno Sicilia, Calabria e Campania - Ma sono disastrose le condizioni di laghi e fiumi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Si può crederci o no; ma dagli esami di laboratorio, imposti dalle norme Cee sulle acque di balneazione, risulta che in Italia il mare più pulito è quello dell'Emilia-Romagna. Da Rimini a Riccione, da Savignano a Cesenatico potranno sì esserci alghe; ma per quanto riguarda colibacilli, streptococchi e salmonelle sono stati rispettati al 100 per cento, nel 1987, i limiti imposti da Bruxelles. Non solo: rispetto all'anno precedente è aumentata su tutto il territorio nazionale—dall'81,1 per cento all'84.1 — la percentuale dei «punti di campionamento», cioè delle spiagge, conformi alle direttive comunitarie. Lo rivela un rapporto pubblicato ieri dalla Commissione Cee, che fa il punto sulla purezza delle acque nei Paesi della Comunità. E se l'Italia risulta molto meno soddisfacente per quanto riguarda i laghi (appena il 60,7 per cento delle acque sono risultate conformi alle regole) o, peggio, i fiumi (11 9,2 per cento), sono le condizioni del mare a rivelare che l'inquinamento non è poi paralizzante come si potrebbe talora supporre guardando l'acqua da una spiaggia d'agosto. Mediamente il nostro mare è più pulito, dice la Cee, di quello francese (82,4 per cento) o greco (77,8); mentre in coda al gruppo arrossiscono di vergogna un'Inghilterra e un Belgio che nuotano fra il 59 e il 50 per cento. Non è che le acque italiane siano dovunque pulite come quelle dell'Emilia-Romagna. Il rovescio della medaglia, secondo il rapporto che si basa sui prelievi effettuati dalle autorità italiane, è ben evi- dente nel 65 per cento delle campionature positive che si registra in Campania. Sopra la media nazionale si collocano, comunque, il Veneto (90,2 per cento), la Liguria (88,2), la Toscana (92,6), il Lazio (89,8), il Molise (93,9), le Puglie (96,7), la Basilicata (87,7) e la Sardegna (97,3). Tra le regioni più peccatrici alle spalle della Campania, figurano Calabria, Sicilia e Abruzzi. Tutti questi controlli sono retti da una direttiva Cee varata nel 1976 ed entrata in vigore nei Paesi Cee dal 1986, che impone l'osservanza di valori massimi per quanto riguarda la presenza nell'acqua di colibacilli streptococ¬ chi, salmonelle, alcali, oli minerali, sostanze tensioattive, fenoli... Ora la Cee minaccia di aprire procedure d'infrazione contro quei Paesi che non si siano adeguati che non svolgano cioè gli opportuni controlli. E' il caso della Germania, per esempio, che viene severamente redarguita per 'un numero insufficienti di dati»; o della Grecia, che fornisce dati esaurienti solo per l'Attica. L'indagine, precisano fonti della Commissione Cee, non ha nulla a che vedere con le «bandiere blu», il riconoscimento che di anno in anno si assegna alle spiagge e ai porti più puliti più accoglienti più organizzati della Comunità. Quella pubblicata ieri è un'indagine scientifica, non turistica; che per l'Italia ha toccato il numero più elevato di punti di prelievo, 3801 (contro 3525 l'anno prece¬ dente). I laghi più puliti sono quelli dell'Alto Adige e dell'Umbria, i più sporchi si trovano invece in Lazio e Lombardia. Fra i grandi laghi il più pulito è il Trasimeno (nessun prelievo negativo), il più sporco il lago d'Oria (negativi il 69,2 per cento dei prelievi), con gli altri maggiori specchi d'acqua variamenti collocati: nella metà superiore Garda, Iseo e Bracciano, in quella inferiore Como e Bolsena. Per quanto riguarda i fiumi la campionatura italiana è ancora incompleta: alla Cee, infatti sono pervenuti dati relativi solo a 15 corsi d'acqua, in quattro regioni. E' forse bene stendere un pietoso velo anche su quei pochi dati in Piemonte un campione conforme su diciannove, in Lombardia uno su sei, in Liguria nessuno. Fabio Galvano

Persone citate: Savignano