I capricci del commissario Cattani di Augusto Minzolini

I capricci del commissario Cattani I capricci del commissario Cattani Congiure e infortuni della campagna elettorale • Il capitombolo di Andreotti dal palco di Pordenone - II pli: «Pietrangeli? Irreperibile» ROMA — Dell'infortunio più banale è stato vittima Giulio Andreotti A Pordenone, scendendo dal palco, ha dimenticato uno scalino ed è caduto faccia a terra (aveva appena detto: «Se a sinistra continua la polemica, Palmiro Togliatti alla fine dovremo difenderlo noi»). Se l'è cavata con due cicatrici in fronte e una battuta in rigoroso dialetto romanesco: «Ho grifato'. E'uno dei tanti episodi inediti di una campagna elettorale che ha sottoposto i suoi protagonisti ad un tour de force disumano. •Siamo dei pacchi postali-, dice Arnaldo Forlani quasi con un'aria di commiserazione. Parla per sé e per quel centinaio di persone di ogni fede politica che compone l'esercito dei candidati quella compagine agguerrita che ieri ha concluso fi suo calvario. Molti di loro apprenderanno lunedi assieme al risultati delle urne, che tante sofferenze sono state inutili. Sono gli attori di una campagna elettorale dietro le cui quinte si consumano duelli personali congiure, trucchi di mestiere e infortuni che rasentano la comicità. Comizi spot televisivi e manifesti sono gli strumenti più rudimentali di una kermesse che dura oltre 40 giorni. Dietro la liturgia tradizionale si nascondono armi sofisticate che vanno da un uso spregiudicato dei media, alle alleanze sottobanco tra candidati dello stesso partito per sfruttare al massimo le preferenze a danno di altri. . Nella circoscrizione Nord-Ovest' i de,Mino Mar-, tinazzoli, Giovanni Ooria e Roberto Formigoni hanno dato vita ad una spasmodica corsa all'ultimo voto. L'ex presidente del Consiglio ha fatto propaganda in rigoroso stile Usa: all'automobile ha preferito l'elicottero (è atterrato in tutti i campi sportivi di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta). Ma inutilmente, a sentire Roberto Formigoni. «A Giovanni abbiamo dato una mano anche noi — dice con un tono di superiorità il braccio politico di CI — ma il primo posto è ormai una gara tra me e Martinazzoli». Già, il favorito è proprio il capogruppo de alla Camera. Era partito dicendo che non avrebbe speso una lira, ma poi un comitato elettorale presieduto dall'on. Mario Usellini si è dato tanto da fare per lui da suscitare le invidie degli altri due. Di quanto sia spietata la competizione elettorale nei partiti tradizionali se ne sono accorti anche i radicali ospitati nelle liste dell'alleanza laica o in quelle del psdi Marco Pan n e Ila si sente vittima di un complotto. Lo ha denunciato in tutte le piazze del Sud: «Debbo guardarmi le spalle: per farmi fuori il sottosegretario del pri; Gaetano Gorgoni, con un'azione clientelare ad ampio raggio vuole far convergere 70-80 mila preferenze su un assessore pugliese». Altro caso: in una manifestazione, Massimo Teodori, candidato radicale nelle liste pri-pli, si è visto disturbare mentre parlava alla tribuna da Bruno Visentin! (da sempre ostile al pr), che ha improvvisato un concerto con un pianoforte trovato in sala. Né è più felice la situazione di un altro radicale, Giovanni Negri, numero 2 del psdi a Nord-Ovest: tutte le sezioni socialdemocratiche, infatti sono inondate da manifesti del ministro dei Lavori pubblici Enrico Ferri, numero tre della lista. 'Ho scoperto che è miliardario', commenta ironico Negri Di certo al ministro non mancano 1 mezzi in Parlamento sono state presentate interrogazioni che gli chiedono conto dell'utilizzazione del personale Anas per i suoi comizi e dei tanti telegrammi in cui ha promesso mille investimenti nelle regioni della sua circoscrizione elettorale, j Nell'atmosfera mozzafiato della campagna elettorale, se Giulio Andreotti cade in mezzo alla folla, qualcuno inciampa addirittura in televisione. C'è, ad esempio, chi ha fatto una figura tapina nell'«Europeando» di Maurizio Costanzo: una prova di prontezza in cui l'intervistatore fa un nome e l'ospite deve dire la prima parola che gli viene in mente, n dialogo con Renato Altissimo è stato surreale. 'Cariglia», introduce Costanzo; •vivere', risponde il segretario del pli. 'Craxi», incalza l'intervistatore; 'sopravvivere», replica Altissimo. 'Roba da dare la testa al muro», commenta sconsolato Paolo Battistuzzi presidente dei deputati pli Rischi ne corre anche chi ha più dimestichezza con il video. Mercoledì 14 giugno lo stesso Giuliano Ferrara ha avuto 1 suoi problemi in un filo diretto su Gbr, la Tv privata più organica al psi. •Per favore, amici, fatemi domande cattive» ha esortato gli spettatori II -Gatto- ha chiesto franchezza anche dopo che la voce di una signora anziana gli ha fatto i conti in tasca (•Prende già i miliardi della Fintnvest e vuole anche i 9 milioni al mese di parlamentare europeo?»). Masi è scomposto quando dal telefono un giovane gli ha ricordato: •Senti Ferrara, fino a ieri hai mangiato nel piatto del pei, ora ci sputi sopra: commenta questo». Pure al nuovo direttore del Popolo, Sandro Fontana, non è andata bene: il giorno dopo l'incontro con l'esploratore Spadolini il quotidiano della de aveva titolato in prima pagina: •La delegazione democristiana è stata ricevuta da Cossiga». -Ma ti pare che si fanno errori del genere in campagna elettorale!», lo ha rimproverato Forlani Altro capitolo sono le manifestazioni dei partiti che tentano di essere originali I giovani liberali hanno trasformato via Frattina in un mercato ortofrutticolo, regalando ai passanti delle mele, simbolo dell'alleanza laica. I giovani socialisti hanno rasentato il feticismo portando in processione nel centro storico di Roma una statua di gesso per •i caduti di piazza Tienanmen». Meglio ha fatto Forlani che ha partecipato al pellegrinaggio notturno da' Macerata al Santuario della Madonna di Loreto. Infine ci sono le disavventure dei candidati «per caso», cioè di attori sportivi e scrittori Michele Placido (il commissario Cattani della «Piovra» televisiva), con la sua volubilità da star, ha fatto impazzire gli organizzatori repubblicani dei suoi tours elettorali: ad ogni partenza, prima chiedeva di andare in aereo, poi diceva di preferire l'automobile, per tornare alla fine all'aereo. Di più ha fatto il campione di tennis Nicola Pietrangeli. «E' scomparso — racconta il leader del pli romano. Paolo Battistuzzi — per tutto il periodo della campagna elettorale». Augusto Minzolini